Addebito diretto sul conto corrente, la tremenda novità che spaventa gli italiani: i soldi verranno scalati subito

Addebito diretto sul conto corrente - fonte pexels - palermolive.it

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L’imposta di bollo sui conti correnti è una tassa statale che viene prelevata direttamente dalla banca e trasferita all’Agenzia delle Entrate. Di norma è applicata a tutti i conti correnti e libretti di risparmio, siano essi intestati a persone fisiche, società o associazioni.

Di norma l’importo annuale è di 34,20 euro per i privati, purché la giacenza media superi i 5.000 euro, e di 100 euro per le persone giuridiche, senza limiti di giacenza. L’imposta si applica a ciascun conto corrente o libretto di risparmio presso una stessa banca. L’imposta di bollo viene addebitata automaticamente quando viene emesso l’estratto conto o rendiconto.

Oltre ai conti correnti, l’imposta di bollo si applica anche sui dossier titoli, ossia i conti destinati alla gestione di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi). In questo caso, l’imposta non è fissa, ma proporzionale.

Il costo dell’imposta varia in base alla frequenza della rendicontazione: 2,85 euro mensili, 8,55 euro trimestrali e 17,10 euro semestrali, con un massimo di 34,20 euro annui per le persone fisiche. L’addebito avviene automaticamente e il saldo viene prelevato entro il 31 dicembre. Per le società, l’importo resta fisso a 100 euro, pagabile con le stesse modalità.

Calcolo della giacenza media e casi particolari

Ma come si calcola la giacenza media? La giacenza media si calcola sommando i saldi giornalieri del conto e dividendo per il numero di giorni del periodo di rendicontazione. Questo dato è determinante per verificare se si supera il limite di 5.000 euro e quindi se l’imposta è dovuta.

Per chi possiede più conti presso la stessa banca, la giacenza di ciascun conto contribuisce al calcolo. L’imposta di bollo non è dovuta in due casi specifici e cioè per conti con giacenza media sotto i 5.000 euro, e per conti in rosso.

Addebito diretto sul conto corrente - fonte pexels - palermolive.it
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Chi è esente dal pagamento dell’imposta di bollo

Ma esistono delle categorie di correntisti che sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo. Esistono esenzioni per pensionati a basso reddito e conti base dedicati a chi possiede ISEE sotto determinati limiti. Per evitare addebiti inattesi, è importante monitorare la giacenza media complessiva e considerare l’impatto di eventuali conti multipli.

Per ridurre l’impatto dell’imposta di bollo si possono accorpare i conti correnti cioè ridurre il numero di conti attivi nella stessa banca per evitare di pagare l’imposta su più rapporti. Sfruttare conti base o prepagate con IBAN: In alcuni casi, possono essere una soluzione conveniente per chi ha basse giacenze e usi limitati del conto