Addio ai buoni pasto, dal 2025 le aziende dovranno toglierli a tutti: le imprese rischiano grosso con il nuovo limite
Con l’inizio del nuovo anno potrai dire addio ai tuoi buoni pasto. Dovrai arrangiarti da solo ma anche le aziende ci perdono.
Per chiunque lavori in aziende che li concedono, i buoni pasto sono dei veri e propri tesori a cui è difficile rinunciare una volta provati.
Si tratta di bigliettini che ti consentono di sostituire il servizio mensa e ti garantiscono una somma sufficiente per poter fare la spesa usandoli come pagamento.
Un grosso aiuto sia per ogni dipendente aziendale che per ogni impresa che li emette, ma entrambe le parti potrebbero incappare in un grosso cambiamento con l’inizio del nuovo anno.
Infatti, dal 2025 la questione dei buoni pasto aziendali cambierà radicalmente e questo farà vacillare le sicurezze sia dei lavoratori che delle aziende interessate.
Buoni pasto, fine di un’era
Il nuovo DDL Concorrenza ha rivoluzionato le regole in materia dei buoni pasto aziendali e adesso sia le imprese che i dipendenti dovranno fare i conti con gli aggiornamenti previsti dal 2025 in poi. Un cambiamento che nessuno poteva aspettarsi e che nessuno avrebbe voluto vedere, dal momento che i buoni posti sono davvero un grosso aiuto.
Questa rivoluzione ha dei parametri ben specifici che devono essere rispettati e la soglia temporale è stata leggermente modificata in vista dell’inizio del 2025. Tutto questo per poter far abituare le aziende e i dipendenti interessati a questo enorme cambiamento che potrebbe mettere in crisi diverse persone.
Buoni pasto rivoluzionati, segnati la data
Ci sono due enormi cambiamenti in merito ai buoni pasto e riguardano sia il fattore valutativo che quello temporale. La prima differenza è il valore dei contributi che le aziende trattengono al momento dell’utilizzo dei buoni pasto. Praticamente fino a ieri, i contributi trattenuti potevano arrivare anche fino al 20% ma adesso è tutto diverso. Infatti, la nuova legge ha deciso che i contributi che saranno trattenuti dalle aziende corrispondo soltanto al 5%. Questo ha messo in crisi le imprese che facevano affidamento ai contributi trattenuti sui buoni pasto. Tuttavia, il valore non è l’unica cosa che cambia perché anche il tempo ha il suo peso. Infatti, questa nuova legge sui buoni pasto e sul loro tetto massimo delle commissioni sarà valida dal 1° gennaio 2025.
Nonostante questo forte cambiamento, però, si è deciso di dilatare i tempi e di far valere i buoni pasto emessi entro la fine del 2024 fino al 31 agosto 2025. Invece, per i buoni pasto emessi dal 1° gennaio 2025 varrà la nuova legge. Fortunatamente, questo cambiamento non intaccherà i dipendenti, che potranno ancora godere dei servigi dei buoni pasto, ma saranno le aziende a rischiare grosso (e ci potrebbe essere anche la remota possibilità che decidano di smettere di emetterli, ma si vedrà come andrà con l’inizio del nuovo anno).