Il Governo, guidato da Giorgia Meloni, ha varato la sua prima legge di Bilancio che prevede anche l’abolizione del reddito di cittadinanza dal primo gennaio 2024. Proprio in queste ore a Palermo sta per essere organizzata la prima manifestazione di protesta contro la decisione della premier.
Secondo quanto si legge nella bozza della manovra, la misura sopravvivrà al massimo per un anno. Infatti già nel 2023 non verranno accettate più le domande. Durante questo anno di “transizione” il governo ha deciso di ridurre il periodo in cui è possibile usufruire del Reddito a otto mesi. Inoltre, con le nuove regole, il beneficio si perderà già al primo rifiuto, anche di un impiego per pochi giorni.
Alla luce di questo attacco ai disoccupati, solo a Palermo 60mila persone, le associazioni che stanno promuovendo la manifestazione del 29 novembre a difesa del reddito di cittadinanza, prenderanno parola in una conferenza stampa che si svolgerà mercoledì 23 novembre alle 10, in via Boito 7. Saranno presenti Tony Guarino, Davide Grasso, Giuseppe De Lisi – come organizzatori della manifestazione – e diverse associazioni di percettori di reddito sul piede di guerra. “Siamo pronti a tutto”, dicono.
“Il reddito di cittadinanza non si tocca fino a quando tutti non avremo un lavoro dignitoso, con contratti regolari che prevedono orari e salari adeguati. Dopo Palermo, il prossimo obiettivo è Roma”. Durante la conferenza saranno esposte le azioni che i disoccupati palermitani intendono mettere in campo contro la nuova manovra del Governo di Giorgia Meloni.