Addio sanzioni Agenzia delle Entrate | C’è la soluzione per risolvere il problema: dal 1° settembre
Dal 1 settembre in poi sarà possibile applicare la soluzione che i cittadini possono utilizzare per difendersi da quelle che sono le sanzioni dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate è quell’ente preposto al controllo fiscale per quello che riguarda la popolazione italiana. Proprio dai suoi uffici partono le comunicazioni per quello che riguarda eventuali somme da pagare e mancanze che i cittadini hanno commesso in sede di dichiarazione dei redditi.
Proprio il modello 730/2024 è quello che in queste ultime settimane ha suscitato il maggior numero di discussioni trai cittadini, obbligati a inviare il modulo entro e non oltre il 30 settembre. Attualmente i cittadini sono liberi di procedere in piena autonomia per l’invio del documento, accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate, ma secondo i numeri pervenuti fino a questo momento, la stragrande maggioranza degli italiani si sarebbe affidata a Caf e patronati.
Una decisione che dovrebbe fare in modo che sia possibile evitare errori, anche considerando quello che è il rischio di essere soggetto a sanzioni, situazione in cui si può davvero rischiare molto grosso.
Sempre a tal proposito l’Agenzia delle Entrate avrebbe pensato anche a un modo efficace per riuscire ad evitare che il cittadino che interviene in maniera operosa venga colpito da sanzioni che possano metterlo in seria difficoltà. Il tutto sarà possibile però, proprio dal 1 settembre 2024, quindi per chi non lo ha ancora preso in considerazione è il momento di affrontare il discorso in modo concreto.
Se hai commesso errori invia la dichiarazione integrativa
Quando il cittadino autonomamente interviene con un comportamento con cui riesce ad evitare le multe, si parla di ravvedimento operoso. Quindi nel caso in cui ci si rendesse conto di aver commesso un errore, è possibile intervenire provando a una dichiarazione integrativa.
Quest’ultima dovrebbe essere in grado di difendere il singolo cittadino da quelle che sono le sanzioni previste per gli inadempienti. Il tutto nell’ottica di un’impossibilità di punire quelli che sono comportamenti che sono, solo in minima parte dannosi.
Non sempre si può applicare la dichiarazione integrativa
Purtroppo la verità è che però, la dichiarazione integrativa non sempre può essere presentata. Innanzitutto il primo limite è quello del tempo, che non può essere superiore ai 60 giorni. Contestualmente all’invio della comunicazione si provvederà anche al pagamento della parte rimanente.
Grazie alla dichiarazione integrativa sarà possibile intervenire in caso di errore o omissioni. In genere è possibile inviarla per andare a regolarizzare la propria condizione.