Addio TARI, adesso è possibile chiedere l’esonero completo della tassa sui rifiuti: la notizia che cercano di tenere nascosta | Fai domanda ora

Una notizia che non si vorrebbe far trapelare ma che sembra interessi veramente tutti. Ecco come chiedere l’esonero TARi. 

Ottima notizia per tutti li italiani, finalmente sarà possibile chiedere l’esonero per quello che riguarda la TARI, una delle tasse che gravano sull’equilibrio economico di ogni singola famiglia. Quando si parla di TARI ci si riferisce alla tassa che ogni cittadino deve pagare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. 

Essa viene gestita a livello comunale e viene pagata annualmente con importo che varia a seconda di alcune caratteristiche sia dell’abitazione che del nucleo familiare. Presso il proprio comune di residenza si provvede a  compilare apposito modulo, indicando le caratteristiche della propria abitazione, quante persone vi abitano ed eventuali elementi che possano incidere sul valore della tassa.

La TARI può essere pagata o in un unico importo o in più rate, ma in entrambe i casi essa pesa come un macigno sul budget familiare italiano. 

Ma finalmente sembra che ci sia una buona notizia all’orizzonte, nei prossimi mesi potrebbe essere possibile non pagare più questa tassa, andando ad alleggerire il conto annuale delle spese di ogni famiglia. Ma cerchiamo di capire in cosa consiste l’esonero e come richiederlo. 

L’Italia e le sue tasse

Si tratta di un argomento sempre estremamente caldo, quello delle tasse che gli italiani sono costretti ogni anno a pagare. Come spesso sentiamo dire, il nostro è il paese con il maggior numero di tasse che gravano sulle teste dei cittadini italiani, andando a creare una situazione non proprio rosea all’interno delle case italiane.

Questo è il motivo per cui, poter richiedere una riduzione di esse diventa veramente importante. Considerando la difficoltà di far fronte a tutte le spese che dal Fisco vengono imposte, sfruttare le possibilità di un taglio è importantissimo.

Esonero TARI, ecco cosa c’è da sapere

A questo punto cerchiamo di comprendere in cosa consiste questo esonero. Il regolamento specifico prevede che si possa chiedere una riduzione nel caso in cui si provveda allo smaltimento degli scarti attraverso un compostaggio domestico, se la superficie dell’abitazione è inferiore a 65 metri quadri e le persone che ci abitano hanno meno di 65 anni o ISEE inferiore ai 2 mila euro. Infine si può richiedere la riduzione se nel nucleo familiare vi è una persona invalida oltre il 75%, non abile al lavoro e un ISEE inferiore a 14 mila euro.

Si prevede invece, la completa esenzione nel caso in cui i locali sono inabili e soggetti a ristrutturazioni o risanamenti, inoltre nel caso in cui i locali sino privi di utenze attive e servizi di rete di ogni genere.