Nel processo nato grazie alle indagini svolte da carabinieri e magistrati della procura di Palermo è stato accertata l’esistenza di un gruppo di persone dedite a imporre la vigilanza privata presso molti locali tra Palermo e Bagheria. I ragazzi del Caffè Verdone sono stati tra le poche vittime che oltre a denunciare con il supporto di Addiopizzo hanno pure confermato in aula quanto avevano subito.
“È per questo che simbolicamente abbiamo individuato nel Caffè Verdone di Bagheria il luogo migliore dove ritrovarci e in cui mercoledì 28 dalle ore 20.00, assieme a Gaetano, Angelo e i loro collaboratori per fare consumo critico e condividere i diciannove anni dalla nascita di Addiopizzo: una tappa di un percorso più grande, che vogliamo continuare a scrivere con il nostro impegno quotidiano, per la strade di Palermo e in provincia”, così scrive l’associazione.