“Adduma”, il nuovo murale di Millo nel quartiere Sperone di Palermo

L’opera dell’artista pugliese raffigura un bambino mentre sale le scale di una botola aperta verso il cielo per accendere una luce sul rione

Si intitola “Adduma”, termine dialettale che, letteralmente tradotto, significa “accendi”. 
L’opera dell’artista Millo allo Sperone raffigura un bambino mentre sale le scale di una botola aperta verso il cielo per accendere, appunto, una luce sul proprio rione. 
Si tratta dell’ottava opera nel quartiere, che arricchisce il nuovo parco d’arte urbana di Palermo.


“Adduma” sorge su una palazzina di viale Giuseppe Di Vittorio a quota ventisette metri. 
L’inaugurazione, tenutasi lo scorso 14 giugno, è stata una vera e propria festa per tutti, sentitamente partecipata da residenti di tutte le età e cittadini provenienti da altre aree, malgrado le condizioni climatiche non proprio favorevoli. 
Ad animare l’evento, il contributo musicale di Chiara Costa, La Bottega delle Percussioni, Mavarìa, Mistical Sound, Southside Record, le voci e il confronto tra il quartiere e Sperone167, che ha promosso il nuovo murale di Millo. 
Si tratta, nello specifico, di un’ alleanza creativa di qui fanno parte Caparol, Igor Scalisi Palminteri, Afea Art & Rooms, Chekos, I.C.S. “Sperone-Pertini”, Federalberghi Palermo, Shot, Davide Currao, Odd, L’ Arte di Crescere Odv, A Casa di Amici, Al Reve’s, Sartoria Sociale, Day Tour Sicily, Palermo Guide Tour, Giulia Briguglia, Circ’Opificio, Hotel Porta Felice, 167/B Street, I.C.S. “Stomeo-Zimbalo”, Bfake, Dario Castiglione, Gaspare Monte, Travel On Art e Antonio Carlotta.

LE PAROLE DELLO STREET ART MILLO 

Millo è il nome d’arte di Francesco Camillo Giorgino, cognome che tradisce le origini pugliesi, precisamente di Mesagne, luogo dove ha realizzato un notevole progetto di arte urbana.
Laureatosi in Architettura a Pescara, è uno degli artisti più interessanti e apprezzati dello scenario contemporaneo. 
Messa da parte la professione di architetto, Millo, classe 1979, si è dedicato totalmente all’arte, che gli ha riservato non poche soddisfazioni. 
Ha ricevuto, infatti, numerosi  e prestigiosi riconoscimenti nazionali, tra cui  il “Premio Celeste” nel 2011.
Un’altra tappa molto importante del suo percorso di artista è stata la vittoria del bando internazionale d’arte pubblica “B-ART”,  Arte in Barriera, promosso dalla Città di Torino, dal Comitato Urban Barriera e indetto dalla Fondazione Contrada Torino.
“Salendo una scala immaginaria sospesa sulla città – ha affermato l’artista consegnando l’opera – attraverso una piccola botola fino ad arrivare ad arrivare ad accendere una luce che mostri agli occhi attenti ciò che manca quando le istituzioni sono lontane e la vita si fa difficile”. 


“Ma che soprattutto – precisa – illumini ciò che più vorremmo vedere: i nostri sogni avverarsi e le nostre battaglie vinte”. 
“Spero che questa opera – conclude – possa far parlare di un quartiere dalle infinite potenzialità e possa mostrare a tutti che, anche se in salita, bisogna sempre provarci”. 

IL POTERE DELL’ ARTE E IL COINVOLGIMENTO DAL BASSO 

Rigenerazione urbana e rivitalizzazione degli spazi a opera degli abitanti del quartiere sono gli elementi che connotano l’esperienza di “Adduma” e, più in generale, dell’Alleanza Creativa Sperone 167 che ha promosso l’iniziativa.
Quest’ultima, oltre agli eventi collaterali, ha restituito un campo di bocce e delle panchine sotto la nuova parete di viale Giuseppe Di Vittorio come spazio pubblico negato e restituito ai cittadini.
Fondamentale il lavoro dei volontari di Sperone167 e degli abitanti del quartiere che hanno partecipato attivamente e con grande entusiasmo.
L’intervento messo in atto da Sperone167 fa parte di un processo di rivitalizzazione dal basso attraverso il potere rigenerativo delle arti a cui hanno aderito associazioni, imprenditori, istituti scolastici e liberi cittadini. 
L’obiettivo comune è accendere i riflettori sulle fragilità dei quartieri simbolo delle periferie di tutto il mondo, contribuendo a una narrazione diversa rispetto alle cronache e agli stereotipi consolidati. 

LE RISORSE 

Le azioni di Sperone167 non usufruiscono di finanziamenti pubblici ma si fondano sulla partecipazione attiva e i movimenti dal basso, l’autodeterminazione e la giustizia sociale.
I fondi per realizzare l’esperienza di Millo sono stati raccolti attraverso una festa di finanziamento che nel mese di marzo ha animato il locale “I Candelai” di Palermo e in partnership con Kukla Viaggi, Lilia Ricca Ufficio Stampa, Palma Nana, Retake Palermo, SudTitles, Tecnocasa, EcolSea, Moltivolti, I Giardinieri della Rosa Nera, Rui Lab, C.D.G. Costruzioni, Sinergie Group, Palermo Bimbi, Southside, Minimupa, La Bottega delle Percussioni.
Determinante il contributo raccolto durante i Walking Tours, molti dei quali realizzati per studenti in viaggio d’istruzione.