Adescamento minori, anche a Palermo e pornografia: arrestato 22enne

Un giovane della provincia di Milano arrestati per l’accusa di pornografia e adescamento di minori. Importante la denuncia di un padre di un minorenne di Palermo

pedopornografia

OPERAZIONE LUNA PARKDalle prime ore dell´alba oltre 300 uomini della Polizia Postale stanno eseguendo perquisizioni e arresti, in flagranza, in 53 Province e 18 Regioni italiane. Gli Agenti della Polizia Postale, che hanno lavorato per diversi mesi sotto copertura in telegram e whatsapp, hanno smantellato 16 associazioni criminali ed identificato oltre 140 gruppi pedopornografici. 432 persone coinvolte in tutto il mondo: 81 sono italiani, due dei quali, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l´attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.

I Carabinieri di Palermo hanno arrestato un 22enne, S. H.J.A., di Poltiello in provincia di Milano. L’accusa nei confronti del giovane è di induzione di minore al compimento di atti sessuali, compimento di atti sessuali in presenza di minorenni, istigazione al compimento di atti sessuali nei confronti di minori; realizzazione e produzione di materiale pornografico attraverso registrazione di videochiamate con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di minori di anni 16. E infine detenzione di oltre 1300 files (tra immagini e video) di contenuto pedopornografico.

Le indagini sono partite nel 2019 grazie alla denuncia di un padre di un minore di 14 anni di Palermo. Dai controlli informatici si è notato come l’autore, assumendo la falsa identità di un bambino di 13 anni sceglieva, al fine di meglio circuirne la fiducia, le vittime tra minori di anni 14 che usufruivano dei medesimi social.

L’indagato, una volta adescati i minori in svariate città della penisola, intratteneva chat a contenuto sessuale, inducendo le vittime a scambiarsi foto, video e videochiamate. Per prima il ventiduenne individuava un minore, provava a carpirne la fiducia riempiendo la sua quotidianità di attenzioni e lusinghe, fino a spingerlo a inviargli foto e video a sfondo sessuale. Gli accertamenti tecnici condotti sui terminali informatici mobili e fissi sequestrati all’autore hanno consentito di rinvenire un ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

VIDEO: DICHIARAZIONI CARABINIERI