Nella giornata in cui si celebra la salute della donna, il comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato via libera alla decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d’età. Il costo totale per le casse statali è stimato in circa 140 milioni di euro l’anno. Lo ha reso noto al Quotidiano Sanità la presidente del Cpr Aifa, Giovanna Scroccaro, dicendo: «Si tratta di una decisione importante, che consentirà di ampliare la platea di donne che oggi, magari, consideravano il costo di questi contraccettivi come troppo alto e per questo non ne facevano uso»
Per rendere la contraccezione gratuita in Italia “si sono fatte delle valutazioni all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi individuate e divise per ‘generazione’, i prodotti meno cari, quelli resi gratuiti”. In proposito è stato detto che per questi tipo di farmaci non c’è mai stata alcuna contrattazione di prezzi, e quindi non si può dire che una pillola da 25 euro sia migliore di quelle che costano 10 euro. È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa ‘generazione’ di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità.
Da mesi l’Aifa stava discutendo di rendere gratuita la pillola contraccettiva per tutte le donne. In Europa, anche la Francia l’ha resa gratuita ma solo per le under 25. Tuttavia, in Italia alcune Regioni si erano già mosse in questo senso.