Adolescente cade dal secondo piano a Palermo, i genitori: “Ecco com’è andata veramente”

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Sta meglio la 14enne che lo scorso 13 ottobre è precipitata dal secondo piano di un palazzo a Palermo. A distanza di quasi una settimana dall’episodio, la giovanissima ha potuto lasciare il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Civico, dov’era stata ricoverata, e sta reagendo bene alle cure. “È sempre stata lucida – raccontano i genitori a Palermo Live – anche quando siamo arrivati in ospedale. Trovarla per terra è stato terribile, pensavamo fosse morta. È un miracolo che non abbia battuto la testa”.

Cade dal terrazzo a Palermo, i genitori: “Non ha tentato il suicidio”

Sulla vicenda era stata avanzata l’ipotesi del tentato suicidio. Si era anche parlato di bullismo quale possibile causa che potesse aver spinto la ragazzina, studentessa al primo anno di scuola superiore, al terribile gesto. La versione dei genitori, tuttavia, è molto diversa.

“Lei non ricorda bene, la botta è stata forte – affermano -. Ci ha però raccontato di essersi appoggiata sul muretto e di essersi tolta gli occhiali per fare una foto. Li porta perché miope ma, da ragazzina, si sente più bella senza. Effettivamente, dopo la caduta, noi li abbiamo ritrovati, non erano con lei”. Il racconto della giovane diviene poi più confuso: “Forse ho preso il cellulare – avrebbe raccontato la ragazzina ai genitori -. Non ho capito niente, ho chiuso gli occhi perché avevo paura e mi sono trovata giù”.

Il bullismo

“Come dicono gli amici, è una ragazzina allegra, tranquilla, con tanti interessi – continuano i genitori -. Gioca a pallavolo, è titolare nella squadra e sta iniziando il campionato. Da poco ha iniziato la scuola nuova, fino a sabato è uscita e siamo andati a vedere il gattino che dovevamo regalare a lei e al fratello. Non c’è nulla che ci lasci pensare a una situazione di disagio”.

Quanto al bullismo, “è vero – spiega la madre – la polizia mi aveva chiesto se ci fossero stati in passato dei tentativi di suicidio e io ho detto di no. Poi ho riferito che ha subito, per carità, delle angherie ma alle scuole medie, non ora. Era successo in prima media e poi tutto si è risolto”.