Aggressione al carcere Ucciardone, ennesimo attacco a un poliziotto

“Non si può continuare in questo modo, il personale si sente abbandonato”, afferma il vice segretario Regionale Cnpp Maurizio Mezzatesta

ucciardone

Nuova aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria nel carcere Ucciardone di Palermo. L’uomo sarebbe finito nel mirino di due detenuti, di nazionalità italiana, che avrebbero preteso di uscire dalle celle per recarsi in altro piano.

A rendere noto l’avvenimento è il vice segretario Regionale Cnpp Maurizio Mezzatesta. “Non appena l’agente che lavorava da solo alla terza sezione ha detto che non si poteva, i due lo hanno aggredito con schiaffi e pugni“.

“Non si può continuare in questo modo, il personale si sente abbandonato – sottolinea Mezzatesta -. I carichi di lavoro sono eccessivi. A volte si richiede al personale turni continuativi di 12/18 ore e spesso dopo i turni notturni vengono cancellati i riposi che dovrebbero fare recuperare lo stato psicofisico dei colleghi”.

“Siamo costretti a lavorare in una struttura che di tecnologico non ha nulla, compreso il sistema di condizionamento dei locali che spesso è in tilt. In un anno quattro colleghi sono stati colpiti da infarto e due purtroppo sono deceduti. Chiediamo nuovamente agli uffici superiori di intervenire tempestivamente – conclude il vice segretario -. Chiediamo da tempo l’avvicendamento dei vertici del carcere Di Bona, ex Ucciardone”.

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