Aggressione al medico del Policlinico, Lagalla: “Intollerabile e ingiustificabile”

“Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del medico del Policlinico preso a calci e pugni, al quale va il mio augurio di una pronta ripresa”. Così il sindaco di Palermo in seguito all’ennesimo episodio di aggressione ai danni del personale sanitario

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«Qualsiasi tipo di aggressione al personale sanitario all’interno delle strutture ospedaliere è intollerabile e ingiustificabile». Così ha affermato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in seguito all’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario negli ospedali. L’episodio è avvenuto ieri, domenica 10 luglio, intorno alle 21, nel reparto di Gastroenterologia del Policlinico di Palermo. La furia di due uomini ha investito il medico di guardia, che si è visto addirittura scaraventare una scrivania addosso.

«Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del medico del Policlinico preso a calci e pugni, al quale va il mio augurio di una pronta ripresa – ha proseguito Lagalla -. Pure la sala medici messa a soqquadro da atti vandalici rappresenta un’offesa a tutto il personale sanitario, al quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto anche in condizioni di emergenza e difficoltà».

AGGRESSIONE AL MEDICO DEL POLICLINICO, CIMO SICILIA: “LE ISTITUZIONI NON GARANTISCONO L’INCOLUMITÀ DEL PERSONALE”

«Ennesima aggressione ai danni di un medico ospedaliero. Stavolta è toccato a un medico del Policlinico di Palermo. Non è certo una novità e non sarà neanche l’ultima volta visto che all’arrivo di Polizia o Carabinieri questi delinquenti vengono identificati e denunciati all’autorità giudiziaria e prontamente rimessi in circolazione e in condizione di tornare immediatamente a delinquere». Lo dichiara in una nota, il segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.

«A poco serve – prosegue – esprimere pubblica solidarietà al malcapitato collega cui è toccato il proprio turno di essere aggredito, insultato, offeso, malmenato in maniera selvaggia, violato nella propria dignità professionale ed umana se le istituzioni preposte non garantiscono l’incolumità del personale sanitario durante lo svolgimento del proprio lavoro. Il breve periodo degli “eroi” della pandemia è durato lo spazio di un mattino e i medici ospedalieri sono tornati a fare da bersaglio e da sfogatoio di una rabbia sociale che serpeggia soprattutto in contesti sociali degradati pronta ad esplodere nella violenza più bieca. E nessuno fa niente per limitare i danni, tanto le botte le prendono medici e infermieri.

Troppo spesso leggiamo – continua Bonsignore – che gli aggressori hanno eluso la vigilanza, ma questo non è accettabile e significa che quanto fatto finora non è lontanamente sufficiente a tutelare medici e infermieri. Per l’ennesima volta torniamo a chiedere di mettere in campo tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica degli operatori sanitari prima che la situazione precipiti o che la prossima volta accada qualcosa di ancora più grave”.

“LA SITUAZIONE DRAMMATICA DEI PRONTO SOCCORSO SICILIANI”, LA CONFERENZA STAMPA

“La situazione drammatica dei Pronto Soccorso siciliani. Analisi dei problemi e proposte per risolverli”, sarà l’oggetto della conferenza stampa organizzata dalla segreteria regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) e della Federazione CIMO-FESMAED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) della Sicilia, domani, martedì 12 luglio, alle ore 11, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo.