Aggressione poliziotti in piazza Magione, Daspo per tre giovani

I fatti risalgono allo scorso giugno durante dei controlli da parte della Polizia di Stato

aggredita

Foto di Giuseppe Alberto Martorana

Il Questore della provincia di Palermo ha emesso il “Daspo “Willy nei confronti di tre giovani violenti palermitani. Sono ritenuti responsabili dell’aggressione perpetrata a dei poliziotti lo scorso giugno in Piazza Magione. L’adozione di questa misura di prevenzione personale si riferisce all’aggressione di un gruppo di persone ai danni di poliziotti impegnati in dei controlli per il contenimento della diffusione Covid.

LO SCORSO GIUGNO L’AGGRESSIONE ALLA MAGIONE

Nella circostanza, durante le operazioni finalizzate ad allontanare uno dei tre dalla piazza, poiché venditore abusivo di bevande alcoliche, i poliziotti erano stati aggrediti con calci, pugni e spintoni da un numero cospicuo di facinorosi. Gli aggressori, infastiditi dall’attività di identificazione svolta dal personale operante, avevano reagito lanciando alcune bottiglie, prelevate dai cestini dei rifiuti.

La prontezza operativa dei poliziotti ha, tra l’altro, consentito di bloccare il lancio di un monopattino, parcheggiato sulla piazza scagliato all’indirizzo dei poliziotti.

TRE DENUNCE PER AGGRESSIONE

Sedati gli animi, i poliziotti erano riusciti a identificare e denunciare i tre responsabili per i reati di resistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale e getto di cose pericolose. Successivamente il Gip aveva deciso di sottoporre i tre giovani alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Alcuni agenti della Polizia di Stato avevano avuto prognosi fino a 15 giorni per lesioni varie e trauma cranico.

Per i tre giovani previsto il divieto di accesso, sino ad un massimo di due anni, all’area relativa a Piazza Magione e vie limitrofe; ha Ia finalità di impedire agli indagati di accedere a spazi urbani legati alla movida cittadina e di forte richiamo turistico, nonché quella di arginare preventivamente Ia possibile reiterazione di condotte violente nei medesimi luoghi. 

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