Anche ad agosto l’Abbazia di San Martino delle Scale svela i tesori al pubblico
A guidare le passeggiate, tra gli altri, ci sarà anche Igor Gelarda, storico della Sicilia e autore di alcuni testi sulla storia delle antiche comunità cristiane dell’isola
Dopo il grande successo riscosso in termini di visite nel mese di luglio, l’Abbazia di San Martino delle Scale, nel territorio di Monreale, riapre al pubblico anche nel mese di agosto.
Precisamente, come tutte le seconde domeniche del mese, il 13 agosto si terranno due visite guidate, alle 10:00 e alle 17:00.
Una nuova occasione per conoscere o riscoprire la spiritualità benedettina e i tesori che la struttura – la più grande tra le Abbazie dell’Italia meridionale – ospita al proprio interno.
E perché no, per godere della frescura tra alberi e montagne, al riparo dal caldo estivo.
A partire da settembre sarà inoltre possibile prenotare, congiuntamente alla visita guidata, anche una degustazione di birre, formaggi locali e cassata.
O ancora, pranzare con gli esponenti della comunità monastica.
Chi volesse prenotare la visita guidata per domenica 13 agosto, di mattina o nel pomeriggio, potrà farlo con un messaggio whatsapp al numero 347.3187857.
Oppure, scrivendo all’indirizzo foresteriasanmartinodellescale@gmail.com.
UNO SCRIGNO PIENO DI TESORI
Il complesso di San Martino delle Scale è, di fatto, l’unica Abbazia ancora esistente in Sicilia.
Fondata nel 1347 dall’abate Angelo Sinisio– sebbene la tradizione vuole che la struttura risalga al VI secolo, all’epoca di San Gregorio Magno – l’Abbazia di San Martino torna dunque ad aprire le porte, per mostrare al pubblico un autentico patrimonio di bellezze e tesori.
A guidare le passeggiate, tra gli altri, ci sarà anche Igor Gelarda, storico della Sicilia e autore di alcuni testi sulla storia delle antiche comunità cristiane nell’isola.
Oltre alla Chiesa, con lo splendido coro ligneo del 1500 e il prezioso organo, i visitatori potranno visitare lo scalone monumentale e ammirare la splendida facciata dell’architetto palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia, rivolta verso Palermo.
Senza dimenticare l’antica Farmacia, la Sala Capitolare e il Museo che ospita raffinate opere d’arte e oggetti liturgici risalenti ai secoli Seicento e Settecento.
E, ancora il refettorio, luogo che fa da sfondo al programma televisivo “Le ricette del Convento” , le statue di San Martino e della fontana dell’Oreto, entrambe dello scultore palermitano Ignazio Francesco Marabitti, l’orologio astronomico e la vecchia Biblioteca.
“L’Abbazia è un luogo di preghiera – spiega Don Riccardo Tumminello dell’Ordine di San Benedetto, che si occupa delle visite guidate – ma anche di aggregazione”.
“Noi vogliamo che la gente ne conosca le bellezze – dichiara – la storia e la spiritualità benedettina, attuale e moderna, oggi più che mai”.
“Un esempio di equilibrio e moderazione – conclude – in un mondo che ne ha tanto bisogno”.