Avrebbe aggredito con calci e pugni un operatore sanitario del 118 ma ora è tornato in libertà. È successo ad Agrigento, un uomo di 37 anni avrebbe chiamato l’ambulanza a causa di un malore, il personale sanitario giunto sul posto si sarebbe rifiutato di somministrare alcune gocce e questo avrebbe fatto andare in escandescenze l’uomo in due distinti momenti.
All’interno di casa e davanti alla palazzina, l’operatore sarebbe stato picchiato e preso a calci e il figlio minorenne del paziente soccorso avrebbe contribuito colpendo il soccorritore con una racchetta di padel. L’operatore del 118 ha riportato varie ferite ed è stato trasportato in ospedale con traumi sparsi.
Il trentasettenne agrigentino era finito ai domiciliari, adesso è libero e resta indagato a piede libero per le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Nell’inchiesta è coinvolto anche il figlio quindicenne la cui posizione è trattata dalla procura per i Minorenni di Palermo.