Agrigento, sindaco Miccichè rinnova l’incarico di portavoce a Camillo Bosio

“Riteniamo questa spesa eccessiva”, afferma il SAGI

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Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè ha rinnovato l’incarico per tutto il 2022 al pubblicista Camillo Bosio, per un costo di 24 mila euro lordi. “Disattendendo, quindi – Scrive il SAGI – tutte le indicazioni provenienti dai sindacati di categoria dei giornalisti, Miccichè, nel solco di una analoga scelta effettuata dal suo predecessore Calogero Firetto, procede ancora con un incarico ‘intuitu personae‘.

Il Sindaco è passato pertanto – procede il comunicato –da una nomina a titolo gratuito fatta ad un giornalista professionista pensionato ad un incarico a titolo oneroso fatta ad un pubblicista iscritto da qualche anno all’Albo. Un’assoluta contraddizione. Appaiono come scelte che guardano più alla situazione contingente dell’amico giornalista di turno che ad un modo serio e professionale di provvedere alla comunicazione istituzionale dell’Ente.

Miccichè dimostra– sottolinea la nota- di non volere affrontare in modo serio la questione. Ed in particolare, così come suggerito dal sindacato, la creazione di un vero e proprio Ufficio Stampa, che possa diffondere in modo stabile l’attività anche della sua giunta e dell’intero consiglio comunale. E tutto ciò nonostante la nostra disponibilità a collaborare per la soluzione più adeguata”.

“RITENIAMO QUESTA SPESA ECCESSIVA”

Ribadiamo– precisa il SAGI- che è facoltà del Sindaco, rimanendo il rispetto della capacità del bilancio comunale, nominare un portavoce che risponde solo a lui e non un addetto stampa. Ancora una volta si chiede, considerata l’attuale e nota situazione finanziaria dell’Ente al fine, per l’appunto, di non appesantire ulteriormente sulle già deficitarie casse comunali, di decurtare significativamente gli emolumenti previsti per tale figura professionale, ristorandola, magari, con rimborsi spese; e di andare avanti speditamente con la nomina, attraverso un regolare bando, di un addetto stampa.

Considerato il ruolo limitato che svolge per legge il portavoce nell’ambito della comunicazione pubblica – conclude il comunicato – riteniamo questa una spesa eccessiva e dispendiosa, totalmente a carico dell’intera collettività agrigentina.

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