Oltre 800mila euro di beni confiscati tra immobili, rapporti finanziari, beni mobili registrati e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad eseguire il provvedimento di confisca, divenuta irrevocabile, sono stati, a carico di Giuseppe Terrazzino di Raffadali, i poliziotti della divisione Anticrimine della questura di Agrigento.
I beni erano stati già sequestrati, su proposta del questore Maurizio nel giugno del 2018. A questa proposta si era arrivati dopo le indagini svolte dalla sezione Misure di prevenzione patrimoniali della divisione Anticrimine. Lo scorso febbraio, il provvedimento ablatorio – emesso dalla prima sezione penale per le Misure di prevenzione del tribunale di Palermo – è divenuto definitivo.
Terrazzino, dipendente della Regione Siciliana nonché ex consigliere della Provincia regionale di Agrigento, è stato in passato condannato in via definitiva per i reati di usura in concorso e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
“La persona colpita dal provvedimento, dipendente della Regione Siciliana nonché consigliere della Provincia Regionale di Agrigento è stata in passato condannata in via definitiva per i reati di usura in concorso e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Il provvedimento divenuto definitivo suggella la bontà delle investigazioni patrimoniali poste in essere dalla divisione polizia anticrimine della Questura di Agrigento”, hanno c dalla questura agrigentina.