Aiuti per il covid-19: Orlando firma la petizione dei sindaci d’Europa

Una petizione, indirizzata al Parlamento Europeo, firmata da tanti sindaci d’Europa propone nuovi aiuti per gli Stati a causa del virus.

ll sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha aderito ad una petizione, firmata da tanti sindaci d’Europa, indirizzata al Parlamento europeo per ottenere una risposta comune all’emergenza covid-19. Grande spirito di collaborazione tra i primi cittadini per rivendicare l’importanza degli aiuti per tutti gli Stati. Tra i punti salienti di questa richiesta figurano nuove misure in ambito economico e sanitario per prevenire le pandemie e, quindi, rispondere alle nuove sfide globali.

“Stiamo vivendo tempi straordinari e rischiosi. Abbiamo bisogno – scrivono i primi cittadini – che l’Unione Europea assuma la leadership nel mettere in campo un piano d’azione per rispondere a breve e medio termine alle sfide globali cui facciamo fronte oggi. Nessuno Stato può fronteggiare le conseguenze del covid-19 da solo. L’attuale sistema istituzionale dell’Unione Europea ha dimostrato le sue debolezze e la sua inadeguatezza. Insieme a misure a breve termine, è necessario rilanciare l’iniziativa di una riforma democratica dell’Unione Europea per renderla adatta agli obiettivi”.

GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE

Secondo i firmatari della petizione è indispensabile attuare una rivoluzione nell’istituzione attraverso la stesura di alcuni elementi fondamentali: “Il Parlamento Europeo deve essere in prima fila per questa iniziativa, ed esortare l’Unione Europea a produrre una strategia per affrontare questo percorso, basata su 5 pilastri”.

E’ necessario, si dice nella petizione, dare una risposta comune e sistemica dell’Unione europea alla crisi del covid-19. Riformare il sistema sanitario e gli strumenti di protezione civile e contribuire, quindi, alla creazione di un meccanismo che possa prevenire e fronteggiare le epidemie. Sulle misure di politica economica, finanziaria e monetaria viene avallata l’ipotesi di sbloccare nuove risorse e misure comuni per gli Stati più colpiti. Infine, viene ribadita l’urgenza di trasformare il primo stadio della Conferenza sul Futuro dell’Europa in un’assemblea pubblica, rimodellando i suoi obiettivi.

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