Cultura

Al via il “Babbaluci Film Festival”: aperte le iscrizioni ai corti da tutta Italia

Un nuovo e atteso appuntamento cinematografico che invita autori e registi da tutta Italia a partecipare con i propri cortometraggi. Sono numerose le scuole di Cinema italiane che hanno deciso di partecipare al Babbaluci Film Festival inviando i corti dei propri studenti.

Le opere prodotte arrivano da tutte le parti d’Italia, dal nord al sud del Paese: da Milano, Padova, Genova, Bologna, Ferrara, Lucca a Roma, Pescara, Lecce, Sassari, Bari, Catania e Palermo. C’è tempo fino al 18 novembre per partecipare al Festival, inviando i propri cortometraggi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2022, della durata massima di 15 minuti, titoli compresi. L’evento, con adesione gratuita, è aperto a tutte le scuole e gli studenti che frequentano o hanno frequentato nei due anni precedenti una Scuola di Cinema nel territorio italiano.

L’evento ai Cantieri Culturali

L’obiettivo del Festival, di cui è Direttore Artistico Giuseppe Gigliorosso, è promuovere lo scambio culturale e creativo tra studenti, offrendo loro una piattaforma grazie alla quale confrontarsi con altre realtà accademiche del resto d’Italia ed entrare in contatto con autorevoli professionisti del settore. La manifestazione si svolgerà ai Cantieri Culturali della Zisa dal 28 al 30 novembre 2024.
Di grande prestigio la Giuria del Festival, composta da Marco Risi (regista e sceneggiatore), che ne sarà presidente, Daniele Ciprì (direttore della fotografia e regista), Massimo Gaudioso (sceneggiatore e regista), Marco Spoletini (montatore), Maurizio Di Rienzo (critico cinematografico) e Teresa Saponangelo (attrice).

La proiezioni dei corti finalisti

I corti finalisti saranno proiettati al pubblico al Cinema Vittorio De Seta, ai Cantieri Culturali della Zisa, il 28 e 29 novembre, mentre la premiazione si svolgerà il 30 novembre.
Il Babbaluci Film Festival assegnerà, con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, un premio in denaro sotto forma di borsa di studio ai migliori cortometraggi:
1° classificato: € 1.500,00
2° classificato: € 1.000,00
3° classificato: € 500,00

Per iscrizione e partecipazione, e ulteriori informazioni, si può consultare il sito web www.babbalucifilmfestival.it

Il Babbaluci Film Festival è organizzato dall’Associazione per l’Arte, dalla Scuola di Cinema indipendente Piano Focale – Eikona Film e dall’Associazione Zeste Hub, ed è dedicato agli allievi delle scuole di cinema d’Italia. Il Festival è realizzato con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Al seguente link https://youtu.be/-VO17QNg_zc una breve intervista del Direttore Artistico, Giuseppe Gigliorosso.

La Giuria

MARCO SPOLETINI
Da sempre lavora assiduamente con il pluripremiato regista Matteo Garrone. Il felice connubio lo porta alla realizzazione di importanti film come L’imbalsamatore, per il quale ottiene una nomination al David di Donatello; Primo amore, in concorso al Festival di Berlino e Orso d’argento per la Migliore Colonna Sonora; Gomorra, film di grande successo internazionale; Reality, Grand Prix al Festival di Cannes 2013; Il Racconto dei Racconti. Negli ultimi anni collabora anche con Alice Rohrwacher realizzando Corpo Celeste e Le Meraviglie, vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes 2014. Nel 2018, ancora una volta con Matteo Garrone, realizza il film Dogman, ottenendo un notevole successo di critica e pubblico. Nel 2024 ottiene il David di Donatello e il Nastro d’Argento per Miglior Montaggio per Io Capitano.


TERESA SAPONANGELO
Vincitrice del David di Donatello alla migliore attrice non protagonista per È stata la mano di Dio (2021) dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Nel 1995 lavora in Ferie d’agosto di Paolo Virzì e in Pianese Nunzio, 14 anni a maggio di Antonio Capuano. È la voce narrante di Vogliamo anche le rose, un documentario realizzato nel 2007 da Alina Marazzi. Partecipa ad alcuni corti. Infine Il Canto di Partenope, realizzato nell’ambito del convegno “il castello Svelato”, con sceneggiatura di Sandro Dionisio e Antonella Cilento. Nel 2021 interpreta il ruolo di Maria Schisa nel film È stata la mano di Dio, diretto dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino. I limoni d’inverno (2023) protagonista con Cristian De Sica.


MAURIZIO DI RIENZO
Giornalista, critico cinematografico, consulente e programmatore di Festival e rassegne di film e documentari, direttore dello ShorTS International FF di Trieste. Selezionatore per le Giornate degli Autori a Venezia. Fa parte del direttivo Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) e si occupa della preselezione di documentari e cortometraggi italiani concorrenti agli annuali Nastri d’Argento. Ha lavorato per Radio Rai, Tv satellitari, Festival internazionali. Ha pubblicato saggi per cataloghi e libri di cinema. Collabora col Bif&st dalla sua prima edizione.


MASSIMO GAUDIOSO
Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio con una tesi in storia economica – “Economia e società a Napoli durante la seconda guerra mondiale” – si è trasferito dapprima a Milano e poi a Roma, dove ha lavorato in un’agenzia di pubblicità come copywriter, quindi come sceneggiatore e regista free-lance. Dal 1983 al 1995, in ambito pubblicitario, ha realizzato numerosi documentari, programmi televisivi, video istituzionali, spot e sigle. Nel biennio 1986/1987 ha frequentato alcuni corsi e seminari di regia con Nanni Loy e Nikita Michalkov, e di sceneggiatura con Robert McKee, Linda Seger, Ugo Pirro, Leo Benvenuti. Nel 1999 anno inizia la sua lunga collaborazione come sceneggiatore con il regista Matteo Garrone.


MARCO RISI
Regista e sceneggiatore, nel 1982 dirige il suo primo film, Vado a vivere da solo, con Jerry Calà, protagonista anche di Un ragazzo e una ragazza (1984) e Colpo di fulmine (1985). Con Soldati – 365 all’alba (1987), opera fortemente critica verso le forzature della vita di caserma, Marco Risi si allontana dalla commedia giovanile per virare decisamente verso un cinema d’impegno. L’attenzione ai temi sociali e all’attualità più scomoda torna anche in altre opere, come il dittico Mery per sempre (1989) e Ragazzi fuori (1990) – incentrato sulle vicende dei giovani detenuti del carcere Malaspina di Palermo, Il muro di gomma (1991), sulla strage di Ustica, e Il branco (1994), tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Carraro, sulla vicenda di uno stupro compiuto da un gruppo di adolescenti di provincia, mentre Nel continente nero (1993) rappresenta il temporaneo ritorno a un genere più leggero. Nel 2020 scrive un libro edito da Mondadori Forte respiro rapido. La mia vita con Dino Risi.


DANIELE CIPRI’
Comincia la sua carriera giovanissimo, lavorando a regia televisiva e montaggio video per le emittenti televisive palermitane TVC-Tele Video Color (poi Tele Gran Prix e poi ancora SiciliaUno) e TVM-Tele Video Market. Si farà poi conoscere per i suoi lavori alla regia in coppia con Franco Maresco nel duo Ciprì e Maresco, nella serie di sketch di Cinico TV, in onda su Rai 3, e in vari film. Tra il 1995 e il 1998 è alla regia di film come Lo zio di Brooklyn e Totò che visse due volte. Nel 2008 il duo artistico si scioglie e Ciprì prosegue la carriera da solo. Nel 2002 ha debuttato a teatro con Palermo può attendere. Nel 2005 ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Viva Palermo Viva Santa Rosalia, con Franco Scaldati e Mimmo Cuticchio. Come direttore della fotografia ha lavorato al fianco di registi del calibro di Renato De Maria, Marco Bellocchio e Roberta Torre. Nel 2009 ha vinto al Chicago International Film Festival il premio della fotografia per Vincere, per il quale si è aggiudicato anche numerosi premi in Italia. , uscito a settembre, con Rocco Papaleo, Sergio Castellitto, Valeria Bruni Tedeschi e Jacopo Cullin. È docente di regia e direzione della fotografia presso la Scuola di Cinema Piano Focale di Palermo.

Published by
Redazione PL