Simbolo delle festività natalizie per eccellenza l’albero di Natale adorna ogni anno non solo case, abitazioni o strutture, ma anche città. Capace di far sognare con le sue luci e di incantare per le sue decorazioni, l’albero di Natale è un simbolo che in questo periodo non può mancare. Non è detto che appaia sempre nella sua forma più classica: frequenti sono gli esemplari che rivisitano la tradizione per veicolare un messaggio.
Alberi maestosi, quindi, tradizionali o originali, che conferiscono alla città quel calore festivo tipico del periodo. Tra questi si inserisce la tipologia palermitana, al momento di certo la più singolare: l’albero di Natale “invisibile”.
In Sicilia l’albero più alto è stato acceso qualche giorno fa a Noto in piazza XVI Maggio. Frutto dell’iniziativa di privati che hanno contribuito alle spese, il pino sovrasta l’intero centro storico. La cerimonia ha visto il sindaco Corrado Figura ringraziare i presenti, i negozianti, i commercianti e tutti coloro che hanno reso possibile l’illuminazione dell’albero.
Piazza Università, a Catania, ospita l’albero di 12,5 metri donato al Comune dallo sponsor Glo brand di Bat Italia. Via Etnea vede mercatini natalizi e luminarie accese, mentre una serie di iniziative caratterizzeranno il periodo festivo. Tra queste, l’apertura della Metro fino a mezzanotte nei giorni festivi e nei fine settimana.
Anche Erice vede un maestoso albero in piazza della Loggia; a fargli compagnia i presepi degli artigiani ericini. Opere d’arte che prendono vita nei materiali più disparati: dal sughero al rame, passando per ferro, legno e ceramica.
Un’iniziativa singolare, senza dubbio, quella che ha preso corpo a Strasatti, la più popolosa borgata di Marsala. Come dicevamo, la tradizione spesso viene rivisitata per divenire portatrice di messaggi: è quanto accaduto in questa borgata da circa 10 mila abitanti, dove un albero formato da 241 sedie rotte si erge nei colori dell’arcobaleno.
L’iniziativa dell’associazione “I Picciotti di Strasatti” ha un significato particolare: l’inclusione delle diversità umane, che siano fisiche, caratteriali, religiose, razziali o sessuali. Un albero che vuole essere patrimonio della collettività e lanciare un messaggio di inclusione e accoglienza.
Simbolico anche l’albero di Cinisi, ideato dalla Pro Loco Cinisi 2.Zero. Formato da abiti e stoffe di vario genere indica la diversità di una popolazione che si unisce mediante le cuciture delle radici comuni. Eloquente il colore rosso delle “Pezze di Cuore”.
Tra le più singolari iniziative c’è quella che ha preso corpo a Siracusa nel 2019. Si trattava di un albero composto da piccole assi di legno, decorate dai ragazzi degli istituti comprensivi di Siracusa, allestito all’esterno dell’Urban Center di via Nino Bixio. L’esemplare era frutto di un progetto di sostenibilità ambientale.
Significato analogo ha l’albero di plastica acceso qualche giorno fa a Castiglione Cosentino (Cosenza). “3.000 bottiglie diventano un albero” lo slogan che richiama la quantità di bottiglie usate per l’albero alto 7 metri, ma anche le tematiche ambientali e dell’inquinamento. A realizzare l’opera, non a caso, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Luigi Settino, sensibilizzati così alle tematiche del riciclo creativo.
L’assemblaggio è avvenuto evitando materiali dannosi per la natura; l’illuminazione è con i LED che consumano in media circa il 70-80% in meno rispetto alle illuminazioni tradizionali. Lo smaltimento delle bottiglie avverrà poi con procedimenti di raccolta ben precisi.
Ostuni, in provincia di Brindisi, in Puglia, vede un altro singolare progetto. Tante mattonelle colorate all’uncinetto si uniscono a formare un albero di Natale di ben 12 metri. “Radicato” in piazza ad Ostuni, esso è frutto del lavoro costante di una cinquantina di donne del centro per anziani “Il filo d’Arianna”, gestito dall’associazione “Le radici del Sud”.
Almeno in Italia si tratta di un vero e proprio record. Un albero frutto di sforzi donato alla collettività: quale messaggio migliore di condivisione in giorni difficili come quelli che stiamo vivendo? Giorni nei quali è bene ricordare che gli anziani non vanno lasciati soli né a Natale né mai, come ricorda Michele Conenna, ideatore del progetto.
In fatto di record è impossibile infine non ricordare che l’Italia ospita l’albero di Natale più grande del mondo. Si trova a Gubbio, in provincia di Perugia. Ad accenderlo il 7 dicembre è stato il presidente nazionale dell’Avis, Gianpietro Briola.
Dal 1991 l’albero di Gubbio è nel Guinness dei primati. Vanta una base di 450 metri, per oltre 750; 1000 metri quadrati di superficie; 250 luci per la stella cometa in punta; 300 luci della sagoma dell’Albero e 400 all’interno della sagoma.
Palermo al momento pare avere un albero di Natale invisibile. Nonostante la tradizionale data dell’8 dicembre sia già passata, il capoluogo siciliano non vede ancora il suo albero in piazza Politeama. Un comunicato dall’assessorato comunale alle Attività produttive aveva assicurato che entro la fine di questa settimana si sarebbe corso ai ripari, ma ad oggi nessuna notizia in merito.
Dato il momento di difficoltà economica dell’amministrazione comunale, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato e Ance hanno preso l’iniziativa. Le associazioni finanzieranno dunque l’attività, che le maestranze delle partecipate del Comune porteranno avanti e definiranno. La speranza è che quest’anno la soluzione sia un po’ più consona di quella dell’anno scorso, quando a fare la sua comparsa era stato un criticatissimo cipresso.
Intanto, il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù si illuminerà in occasione del Natale 2021. L’installazione di luminarie natalizie andrà da via Ruggero Settimo fino a piazza Duomo di Cefalù, passando per piazza Vittorio Emanuele a Monreale. Un modo per valorizzare i monumenti del percorso riconosciuto Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Ha fatto la sua comparsa anche il mercatino natalizio, nonostante la polemica che nei giorni scorsi si è innescata con i commercianti. Mentre via Emerico Amari e via Ruggero Settimo vedono gli stand in legno che resteranno installati nel cuore dello shopping fino al 30 dicembre, i commercianti ritengono infatti che il mercatino li penalizzi, oscurando la vista delle loro vetrine.
Cettina Martorana, assessore alle Attività produttive, ha tuttavia difeso la scelta, definendola una misura straordinaria per tempi straordinari come quelli che la città, e non solo, sta attraversando. Tempi di crisi, che hanno visto grosse perdite e difficoltà in molti settori, primo tra tutti quello economico. Difficoltà che hanno rischiato di inghiottire persino il Natale in città. La speranza è che con un po’ di ingegno e le giuste sinergie non sia così e che Palermo possa vedere presto il suo albero e con esso quel calore festivo che i cittadini meritano, almeno in questo periodo dell’anno.