Alessia Pifferi ammette: «ho avuto rapporti sessuali a pagamento, ma mai di fronte a Diana»
La donna ha sempre affermato di aver fatto sesso in cambio di soldi o regali, ma di non aver mai coinvolto la bambina in queste occasioni
Ha dovuto rispondere alle accuse contro di lei Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana, in merito ad alcune chat che erano apparse sui giornale. All’accusa di corruzione di minore deve rispondere anche un 56enne. La 37enne è in carcere dal 21 luglio con l’accusa di omicidio volontario. Stando alle accuse avrebbe abbandonato la piccola di 18 mesi per 6 lunghissimi giorni. Ora, gli inquirenti si chiedono se sia il caso di aggiungere la corruzione di minore, per via del contenuto di alcune chat. La donna ha sempre affermato di aver fatto sesso in cambio di soldi o regali, ma di non aver mai coinvolto la bambina in queste occasioni.
La bambina non ha assunto benzodiazepine
L’interrogatorio si è svolto ieri, 4 novembre, nel carcere di San Vittore. Il 56enne è stato perquisito nei giorni scorsi. A quanto si apprende, in queste chat l’uomo avrebbe chiesto alla Pifferi di poter baciare la bambina e la donna gli aveva assicurato il suo consenso. Al momento, però, non ci sono prove che la bambina abbia subìto abusi sessuali. La Pifferi è apparsa lucida e all’interrogatorio erano presenti anche i suoi legali. La donna mostrava le foto della figlia, ma non si trattava di foto compromettenti. In più, con quell’uomo ci sarebbe stato solo un pranzo. Infine, dagli esami autoptici è emerso che la bambina non ha assunto benzodiazepine, come si ipotizzava in un primo momento. Infatti, accanto alla piccola c’era una boccetta con questo elemento. La Pifferi aveva sempre sostenuto di non aver mai dato il tranquillante alla bambina.