Alimentazione, non mangiarlo più: il cibo che ti cancella la memoria lo hai sempre a tavola | Da vecchio ti prosciuga il cervello

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Alla base del nostro benessere ci sta una corretta alimentazione, questo cibo nuoce alla salute del corpo e della mente
Negli ultimi anni, il consumo di carne rossa lavorata è stato associato a diverse problematiche di salute, tra cui malattie cardiovascolari e tumori. Studi recenti hanno evidenziato anche un possibile legame con il declino cognitivo e la demenza. Una ricerca presentata alla conferenza internazionale dell’Alzheimer’s Association nel 2024 ha mostrato che un consumo giornaliero di soli 28 grammi di carne lavorata può aumentare il rischio di demenza del 14%.
Prodotti come salumi, salsicce e pancetta contengono elevate quantità di nitrati, sodio e grassi saturi, elementi dannosi per la salute cardiovascolare. Questi componenti favoriscono l’infiammazione sistemica, un fattore chiave nello sviluppo di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e il cancro. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato le carni lavorate come cancerogene, sottolineando il legame con il tumore al colon-retto.
La ricerca ha evidenziato che ogni porzione aggiuntiva di carne lavorata accelera il declino cognitivo. In particolare, si stima che il consumo costante di questi alimenti possa equivalere a un invecchiamento cerebrale anticipato di oltre un anno e mezzo. Gli effetti negativi colpiscono soprattutto la memoria e la capacità di elaborazione delle informazioni, compromettendo la qualità della vita.
Analisi su larga scala, come il Nurses’ Health Study e l’Health Professionals Follow-Up Study, hanno seguito per decenni oltre 130.000 persone, dimostrando l’impatto della dieta sulla salute mentale. I risultati indicano che un’alimentazione ricca di carni lavorate accelera l’invecchiamento cerebrale e aumenta il rischio di malattie neurodegenerative.
Il cambiamento è possibile
Fortunatamente, gli effetti negativi possono essere ridotti modificando le abitudini alimentari. Sostituire una porzione di carne lavorata con alimenti vegetali, come noci e legumi, può ridurre il rischio di demenza del 20%. Questi alimenti forniscono nutrienti essenziali e hanno proprietà antinfiammatorie che proteggono il cervello e il sistema vascolare.
Diete ricche di proteine vegetali, grassi sani e fibre favoriscono un invecchiamento cerebrale più lento. Frutta secca, legumi e cereali integrali apportano vitamine e minerali che contribuiscono alla salute cognitiva. Chi segue un’alimentazione equilibrata, riducendo il consumo di carni lavorate, mostra una minore incidenza di demenza e altre malattie degenerative.

Diete consigliate per la salute cerebrale
Studi precedenti hanno evidenziato i benefici della dieta mediterranea e della dieta MIND, entrambe basate su alimenti di origine vegetale e sul consumo limitato di carne rossa. Questi regimi alimentari non solo migliorano la salute cardiovascolare, ma riducono anche il rischio di malattie neurodegenerative, favorendo un invecchiamento più sano.
Le carni lavorate non sono gli unici alimenti problematici. Bevande zuccherate e prodotti industriali ricchi di zuccheri e conservanti accelerano il declino cognitivo. Uno studio brasiliano ha dimostrato che chi assume oltre il 20% delle calorie da cibi ultra-processati mostra un invecchiamento cerebrale più rapido. Ridurre questi alimenti e optare per cibi freschi può migliorare la qualità della vita a lungo termine.