Allargamento cimitero dei Rotoli all’ex EdilPomice, i residenti di Vergine Maria dicono no – VIDEO
Lunedì manifestazione di protesta
I residenti di Vergine Maria uniti per dire no al possibile allargamento del cimitero dei Rotoli di Palermo all’ex Edilpomice. I cittadini sono pronti a manifestare il loro dissenso con un sit-in in programma lunedì 20 febbraio dove verrà chiesto che il bene confiscato alla mafia venga restituito alla collettività per migliorare e liberare la borgata.
“Da anni auspichiamo che questa area possa essere utilizzata per realizzare aree verdi, campo sportivo e parcheggi – dice Giovanni Purpura vicepresidente della Pro Loco Vergine Maria -. L’area Edilpomice consentirebbe, secondo il piano regolatore del 1962, una nuova viabilità; ossia una bretella di collegamento che consentirebbe di scavalcare all’occorrenza la borgata in occasione di feste rionali o traffico estivo intenso”
“Ci opponiamo all’allargamento del cimitero perché andrebbe proprio a ostacolare questo nuovo progetto della viabilità. Una volontà che si evince da un documento del Comune di Palermo risalente a settembre 2022, con il quale l’Amministrazione ha espresso la volontà di espandere i cimiteri esistenti per far fronte all’emergenza. Nell’atto si fa riferimento in particolare all’utilizzo del muro perimetrale del cimitero cattolico degli inglesi per realizzare loculi a parete, nonchè dell’utilizzo dell’area dell’EdilPomice per future sepolture”.
Un messaggio all’amministrazione
“Chiediamo al sindaco Lagalla ed a tutta l’amministrazione – conclude Purpura – un ripensamento al ritrovamento di nuovi spazi in quanto l’area Edilpomice è molto limitata”. Da ottobre 2020 il Comune di Palermo ha preso il controllo del bene confiscato alla mafia che prima apparteneva all’Agenzia per i Beni Confiscati. “L’area è sottoposta a diversi vincoli, senza dimenticare che si trova nei pressi di una zona residenziale. Vi sono dei condomini, dei palazzi quindi eventuali campi d’inumazione si troverebbero ai piedi della comunità di Vergine Maria”, ha precisato Purpura.
“Questo è un villaggio, una borgata di marinari – afferma un’altra residente, Aurora Angileri – e ha anche una storia che si collega con l’Arenella, Addaura, Sferracavallo e Mondello. La gente affitta case per questo meraviglioso mare, è un luogo turistico. Qui è turismo, non un luogo per ampliare il cimitero”.