L’allarme del capo della BioNTech: «Sono necessarie altre dosi»

Il solo vaccino Pfizer-BioNTech non è sufficiente a coprire la domanda in Unione europea, afferma il fondatore dell’azienda tedesca

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Uğur Şahin, l’amministratore delegato e fondatore della BioNTech, in un’intervista al settimanale tedesco Spiegel, ha avvertito che se in Europa non saranno approvati subito altri vaccini contro il coronavirus la sua azienda da sola non riuscirà a coprire il fabbisogno, dell’Unione Europea. Ricordiamo che la BioNTech è l’azienda tedesca che ha sviluppato con la Pfizer il vaccino anti Covid-19 Comirnaty. «La situazione non è buona ─ ha spiegato Şahin ─. Si è creato un gap perché altri vaccini ancora non hanno avuto l’autorizzazione, e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri». Il ministro tedesco della Salute Spahn ha esortato l’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) ad approvare rapidamente anche il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e da AstraZeneca, ma i tempi del via libera restano incerti.

L’ORDINE DELLA UNIONE EUROPEA

Una parte del problema risiede nella quantità di vaccino richiesto dalla Unione Europea alla BioNTech. “Solo” 300 milioni di dosi, considerando che aveva diversificato gli ordini, puntando molto sul vaccino AstraZeneca-Oxford. Inoltre il contratto è partito solo a novembre, più tardi rispetto ad altri. Bruxelles pensava che ci sarebbero stati “diversi fornitori”. Ozlem Tureci, la co-fondatrice della BioNTech con il marito Şahin, ha sottolineato: «Un simile approccio ha senso, ma a un certo punto è diventato chiaro che molti non sarebbero stati in grado di fornirli velocemente». Da qui il brusco aumento di richiesta di dosi che sta mettendo a dura prova l’azienda tedesca.