Allarme condizionatore | Se usi l’acqua per innaffiare queste piante combini un disastro: muoiono all’istante
Bisogna prestare molta attenzione all’acqua del condizionatore che non deve essere utilizzata per innaffiare alcune piante. Vediamo il perché.
I condizionatori in casa, ormai, sono diventati di fondamentale importanza a causa del cambiamento climatico in atto e delle temperature estreme che si stanno sperimentando, in quest’ultimo periodo, su tutto il territorio nazionale italiano.
Non c’è nessuna zona del nostro Paese che sia esente dalla recrudescenza del caldo. Le estati, ormai, si protraggono fino ad ottobre e si sente il bisogno di rinfrescarsi e rigenerare il proprio corpo. Ovviamente, però, bisogna dare un occhio ai suoi consumi che lo pongono ai vertici della classifica dei dispositivi più energivori.
Ci sono dei trucchetti che consentono di ottenere un risparmio, in alcuni casi anche enorme, in bolletta. Un altro problema che deriva dal loro utilizzo è l’acqua di condensa. Sono pochi quelli che sanno cosa farsene. In realtà, si può utilizzare all’interno dei ferri da stiro, ad esempio.
Pensate che la si può utilizzare anche per svolgere le faccende domestiche. Uno degli utilizzi che se ne può fare, però, per non buttarla via è sicuramente la procedura di innaffiatura delle piante. Bisogna, però, porre massima attenzione su quali piante si va ad innaffiare con quest’acqua che, è bene ricordarlo, è demineralizzata.
Acqua di condensa: ecco di cosa parliamo
L’acqua di condensa è quella prodotta dai condizionatori quando sono in attività. Pensate che se ne può arrivare a produrre anche una quantità enorme che arriva fino a circa 4 litri all’ora. Facendo due calcoli, ci si ritroverebbe, a fine giornata, con un dispositivo acceso per dieci ore, con ben 40 litri di acqua sul groppone.
Sarebbe uno spreco enorme gettarla via, non credete? Ecco perché è ottimo utilizzarla per stirare o lavare i pavimenti, ma anche e soprattutto, per innaffiare le piante sul balcone o in giardino. Quest’acqua è migliore di quella che arriva in casa poiché non ha cloro, calcare o altre sostanze che possono ledere alla salute delle piante. Tuttavia, alcune di queste ultime non voglio o tale tipologia di acqua, morirebbero all’istante.
Piante: ecco quali non innaffiare con l’acqua di condensa
Prima di scoprire quali siano le piante da non innaffiare in questo modo, vogliamo svelarvi quelle che sopportano bene, anzi, desiderano che le si bagni con l’acqua di condensa. Partiamo da quelle più comuni in casa. Queste sono il basilico ed il prezzemolo. Anche i frutti di bosco o le melanzane, ma anche i ravanelli o le carote godono quando vengono innaffiate con quest’acqua.
Se, poi, avete anche piante da fiore ad ornare i balconi ed i giardini, sappiate che potrete innaffiare con questa tipologia di acqua anche le azalee, le ortensie, le calle, le bouganville, i gelsomini, le camelie, le mimose. Tutte le altre, invece, potrebbero subire dei danni enormi, fino a morire del tutto.