Dal mondo

Allarme Covid, il Giappone si arrende: le Olimpiadi di Tokio saranno senza pubblico

Di sicuro le Olimpiadi giapponesi sono state perseguitate dal Covid. L’anno scorso, nel pieno dell’allarme mondiale per l’esplosione della pandemia, hanno già subìto il rinvio di un anno. Sono state riprogrammate per il 2021, e partiranno fra tra quindici giorni. Ma, è notizia d’ieri, si svolgeranno senza spettatori. Vista la recrudescenza del virus, alimentato dalla variante Delta, in Giappone hanno dovuto prendere questa drastica decisione. Ieri è stata una giornata convulsa, si sono susseguite le riunioni con funzionari e organizzatori, alle quali ha partecipato anche il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach. Ma ala fine è arrivato l’annuncio del governo giapponese: stato d’emergenza per Tokyo, fino al 22 agosto: un periodo di tempo che includerà quindi tutta la durata delle Olimpiadi.

NIENTE PUBBLICO A TOKIO E DINTORNI

In base a questa nuova stretta, sarà vietato l’alcol nei bar e nei ristoranti, che dovranno chiudere alle 20, e gli eventi come i concerti dovranno terminare alle 21. Ma quello che più conta riguarda le Olimpiadi: tutte le gare che si svolgeranno a Tokio saranno a porte chiuse. Così come le gare in programma nei tre dipartimenti vicini, Chiba, Saitama e Kanagawa. Anche la staffetta della torcia, già vietata sulle strade pubbliche in gran parte del Paese, si svolgerà a porte chiuse nella capitale. Per i circa 11 mila atleti che via via stanno arrivando ci saranno drastiche misure anti-Covid: in pratica vivranno in una «bolla.

IL RAMMARICO DEL COMITATO ORGANIZZATORE

Il capo del comitato organizzatore Seiko Hashimoto non ha nascosto la sua amarezza: «È deplorevole che offriremo dei Giochi in un formato molto limitato, mi dispiace per chi ha acquistato i biglietti e per chiunque viva nelle zone coinvolte». Chiudere al pubblico è stata una decisione «straziante», gli ha fatto eco il governatore di Tokyo Yuriko Koike, invitando i cittadini a seguire i Giochi a casa «in sicurezza». Comunque, per alcune gare che si terranno in zone del Giappone che non sono coinvolte dallo stato di emergenza, c’è la possibilità che il pubblico vi partecipi, seppure in numero ridotto. Tra queste, per esempio, ci sono la maratona e le marce, che si terranno al parco Ōdōri di Sapporo, sull’isola di Hokkaido, nel nord del paese. Ad ogni modo, gli organizzatori hanno chiarito che non sarebbe permesso di fare il tifo per gli atleti e le atlete a bordo strada.

Published by
Pippo Maniscalco