Allarme pellet! Non comprarlo più, sempre più caro e introvabile: fai così e riscaldati a costo zero

Allarme pellet- fonte pexels - palermolive.it

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Con il freddo arriva la necessità di acquistare conbustibili come il pellet, ma c’è un modo economico per farlo in casa

Il pellet, un combustibile legnoso densificato, rappresenta una soluzione ecologica ed economica per il riscaldamento domestico. Produrre pellet in casa è un’opportunità per risparmiare, soprattutto in un contesto di rincari energetici. Questo processo permette di valorizzare gli scarti di potatura e di lavorazione del legno, trasformandoli in una risorsa utile. Il pellet fatto in casa garantisce anche maggiore controllo sulla qualità e sicurezza della materia prima, priva di sostanze chimiche dannose come vernici o collanti sintetici.

Per ottenere un pellet di qualità, il legno rappresenta la materia prima ideale. Gli scarti di potatura, come ramaglie, residui di vigna o alberi caduti, sono perfetti per questo scopo. È importante che il legno utilizzato sia naturale e privo di trattamenti chimici. Il pellet ottenuto esclusivamente da legno ha un potere calorifico superiore e resiste meglio al trasporto e allo stoccaggio.

La produzione di pellet fai da te richiede alcune attrezzature essenziali, come una cippatrice o biotrituratore per ridurre il legno in piccoli pezzi. Un igrometro è utile per monitorare il livello di umidità del legno, che dovrebbe essere tra il 10% e il 15%. Questo passaggio è fondamentale perché un pellet troppo secco non si compatta, mentre uno troppo umido ha un basso potere calorifico.

Una volta prodotto, il pellet deve essere lasciato raffreddare e conservato in un luogo asciutto e ben ventilato, per evitare che l’umidità ne comprometta la qualità. Produrre pellet in casa offre non solo risparmi economici, ma anche un modello di economia circolare, riducendo gli scarti e valorizzando risorse altrimenti inutilizzate. Anche se l’investimento iniziale per l’acquisto delle attrezzature può sembrare elevato, i benefici si accumulano nel tempo, rendendo il pellet fai da te un’opzione pratica, ecologica e conveniente per il riscaldamento domestico.

Il pellet: ritorno alla normalità e nuove opportunità di risparmio

Dopo il picco dei prezzi registrato due anni fa, il costo del pellet è tornato a livelli più accessibili. Da un massimo di 15 euro a sacco durante la crisi energetica, oggi un sacco da 15 chili costa in media 4,55 euro, segnando un calo del 30% rispetto al 2023. Questo rende il pellet nuovamente un’opzione conveniente per il riscaldamento domestico. Tuttavia, per chi vuole ulteriormente ridurre i costi, esiste una soluzione fai-da-te che permette di produrre pellet in casa a costo quasi nullo, utilizzando materiali riciclati e risorse disponibili localmente.

Il pellet fatto in casa può essere prodotto utilizzando scarti di legno facilmente reperibili in un appezzamento di terra o chiedendo a conoscenti e aziende. Questi materiali devono essere privi di vernici e solventi per garantire una combustione pulita. È possibile anche integrare materiali naturali come gusci di frutta secca. Una volta raccolti, i materiali devono essere essiccati per eliminare l’umidità e successivamente macinati e pressati per ottenere il pellet.

Allarme pellet- fonte pexels - palermolive.it
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Strumenti e tecniche per il fai-da-te

Per la lavorazione è necessario disporre di una pellettatrice, un macchinario che permette di pressare i materiali in piccoli cilindretti. Il costo di una pellettatrice varia da qualche centinaio a oltre mille euro, ma rappresenta un investimento a lungo termine, simile all’acquisto di un elettrodomestico. Oltre alla pellettatrice, può essere utile un collante specifico per pellet, disponibile a meno di dieci euro. La lavorazione genera calore, quindi il pellet prodotto deve essere lasciato raffreddare prima di essere conservato in contenitori asciutti e protetti dall’umidità.

La produzione domestica di pellet non solo consente di risparmiare rispetto all’acquisto del prodotto commerciale, ma favorisce anche una gestione più sostenibile delle risorse. Riciclare materiali di scarto come legno o gusci di frutta secca riduce i rifiuti e promuove un modello di economia circolare. Anche se inizialmente l’investimento in attrezzature può sembrare oneroso, i benefici economici e ambientali si manifestano nel lungo periodo, offrendo un’alternativa pratica e conveniente per riscaldare la casa.