Allarme siccità in Sicilia, in Consiglio dei ministri si discute lo stato di emergenza
Oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri si discuterà la richiesta avanzata dalla Regione Siciliana per la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione all’attuale crisi idrica. La riunione in programma a Palazzo Chigi alle 17.30 vedrà la presenza del governatore Renato Schifani, il quale in base allo Statuto regionale autonomo può prendere parte alla seduta con il rango di ministro. Purtroppo l’allerta siccità non smette di incombere sull’isola: le poche piogge del mese di aprile non sono riuscite a influire granché sulla situazione.
L’ultima ricognizione dell’Autorità di bacino, aggiornata al 22 aprile, ha attestato negli invasi siciliani la presenza di 302 milioni di metri cubi a fronte di una capienza potenziale di 708. Situazione particolarmente critica nella zona centrale della Regione: nei giorni scorsi, per via di tre guasti, Caltanissetta e la vicina San Cataldo sono praticamente rimaste senz’acqua.
L’ordinanza a Palermo
A Palermo prosegue il piano di razionamento Amap che ha ridotto la portata del flusso di erogazione. Intanto è arrivata una nuova ordinanza sindacale che vieta sul territorio comunale di “utilizzare l’acqua potabile per innaffiare le piante di balconi e giardini”.
La misura è valida dalle ore 5 alle ore 23 e sarà in vigore fino al prossimo 31 dicembre o “fino a comunicazione di cessata emergenza”. Tra le attività vietate c’è anche quella di “lavare i veicoli privati, con esclusione degli autolavaggi”. Inoltre, sempre per lo stesso periodo e per la stessa fascia oraria, è vietato “lavare cortili e piazzali e alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine, qualora non dotate di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua”. Dal provvedimento sono esclusi “gli usi dell’acqua potabile per attività imprenditoriali per cui necessiti l’uso dell’acqua potabile, nei limiti di quanto autorizzato”.