Cronaca di Palermo

Allarme sicurezza alimentare: a Palermo padre e figlia intossicati da vongole surgelate

Dopo i casi venuti fuori nei giorni scorsi, riguardanti il ritiro dal commercio di lotti di riso Carnaroli e condimento per insalata di pasta, venduti rispettivamente da Lidl e Coop, c’è da riscontrare un nuovo caso accaduto a Palermo. Padre e figlia sono rimasti intossicati dopo avere mangiato vongole surgelate, comprate al supermercato Lidl di via Semini, all’Uditore. Poche ore dopo il pasto, l’uomo di 56 anni e la ragazza di 16 hanno accusato i primi sintomi. Febbre, mal di testa e diarrea. La giovane è stata accompagnata dalla madre al pronto soccorso dell’ospedale Cervello, dove si trova ricoverata da venerdì. È stata sottoposta ad analisi cliniche, che hanno fatto emergere un sospetto caso di salmonellosi, e a terapie farmacologiche per combattere l’infezione intestinale. Il papà  ha preferito invece non andare in ospedale e ha fatto le terapie a casa.

I medici attendono l’evoluzione del quadro clinico e ulteriori analisi per avere la certezza che si tratti effettivamente di salmonella per decidere di dimettere la sedicenne. Nel frattempo sono state informate le autorità sanitarie.

“Il prodotto incriminato «era stato tolto dagli scaffali di Lidl”

Come si legge nel Giornale di Sicilia che ha dato notizia dell’accaduto, alcuni familiari della ragazza sono tornati nel supermercato Lidl ed hanno scoperto che il prodotto incriminato “era stato tolto dagli scaffali. Ci siamo molto preoccupati – ha raccontato la mamma della sedicenne -, e capendo che la situazione peggiorava ho ritenuto opportuno raggiungere il pronto soccorso. I medici ci hanno chiesto cosa avesse mangiato nostra figlia”. La donna ha riferito che a consumare le vongole, cucinate con la pasta, erano stati solo il marito e la sedicenne. I sanitari hanno compiuto alcuni test di laboratorio ed è venuto fuori il sospetto caso di salmonellosi. Ma ulteriori test dovranno confermare se siano state proprio le vongole a provocare l’infezione intestinale. Il GdS ha chiesto un commento a Lidl, ma non ha avuto risposta.

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Redazione PL