Allerta streaming, adesso rischi l’arresto: attenzione a dove guardi i programmi tv | Nuova manovra pesantissima
Da quando le piattaforme streaming hanno quasi preso il posto della tv analogica si sono moltiplicate le cosiddette piattaforme illegali
Film, documentari, serie Tv, fiction e dulcis in fundo lo sport. Ormai l’offerta delle piattaforme streaming è talmente ricca di contenuti e diversificata da fare invidia alla tv generalista, che negli ultimi anni ha incentrato il suo target su informazione, giochi a quiz e talk show d’intrattenimento.
Purtroppo di pari passo con la crescita di Netflix, Amazon Prime, Now e Infinity è aumentato esponenzialmente il fenomeno dell’illegalità e delle cosiddette piattaforme pirata e ovviamente illegali. Una vera piaga che il Governo sta cercando di combattere con ogni mezzo a sua disposizione.
Non tutti sanno che questo fenomeno dello streaming illegale ha un nome ben preciso: si chiama infatti ‘pezzotto‘ ed è il nemico numero uno dei grandi gruppi televisivi che hanno investito sullo streaming.
Nel mirino del governo italiano però c’è soprattutto la pirateria legata alla trasmissione delle partite di calcio. Come tutti i tifosi e appassionati sanno la piattaforma DAZN nel 2012 ha infatti acquisito in esclusiva i diritti televisivi dell’intero campionato di Serie A.
Allerta streaming, lotta senza quartiere alla pirateria: sanzioni severissime
I vertici di DAZN, la Lega di Serie A e il governo italiano stanno seguendo ogni strada possibile per contrastare questo fenomeno così da tutelare i milioni di cittadini che sottoscrivono un regolare abbonamento.
Nuovi strumenti e adeguate contromosse sono state messe in atto per stanare e punire i cosiddetti furbetti degli streaming illegali, come ad esempio un inasprimento delle sanzioni sia sul piano amministrativo che su quello strettamente penale.
Allerta streaming, così finisce male: evitate di ricorrere alle piattaforme illegali
Proprio a tal proposito è bene sottolineare come i colpevoli colti in flagrante rischino pene molto dure, in alcuni casi addirittura l’arresto. Tra gli strumenti più in voga con cui le autorità puntano a fermare gli streaming illeciti il più conosciuto è il Piracy Shield, detto anche scudo antipirateria.
Si tratta di una piattaforma lanciata da Agcom che riceve le segnalazioni delle aziende in possesso dei diritti di contenuti sottratti illegalmente dai pirati della rete. Ma a prescindere da tutto questo è doveroso ribadire come guardare o fornire streaming illegali sia un reato punibile con sanzioni comprese tra i 2500 e 25000 euro e con la reclusione fino a tre anni di carcere.