All’orizzonte non solo bollette choc, ma anche serio rischio di blackout

Nomisma lancia l’allarme: bolletta del metano su del 50%. Fino a +25% per l’elettricità. La bomba di Giorgetti: «Restando le cose così, c’è rischio di blackout

Si avvicina un Natale che porta un dono amaro alle famiglie italiane: è previsto un rincaro record delle bollette dell’energia. Se il governo non interverrà, si potrebbero verificare un +50% per il gas e una impennata tra il 17 e il 25% per l’elettricità. Sono gli incrementi che ha calcolato il centro studi di Nomisma. Stime, queste, che fanno tremare i polsi. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato: «Se queste previsioni fossero confermate, si tratterebbe di una stangata record, che, su base annua, per la famiglia tipo, sarebbe pari, nell’ipotesi di prezzi costanti, a 815 euro: 136 per la luce, ipotizzando il rialzo minimo stimato del 17% e 679 per il gas». Ed ha aggiunto: «Ecco perché i 2 miliardi stanziati dal Governo o i 3 che sembrano profilarsi all’orizzonte, sono una barzelletta».

RISCHIO BOLLETTE RECORD

Insomma il 2022, l’anno che dovrebbe segnare il ritorno alla crescita e alla normalità, rischia di esser anche quello con i prezzi energetici inavvicinabili per molte famiglie italiane. Per questo, e per contrastare i rincari, la politica si è mossa. Chiedendo interventi per limitarli. Gli appelli sono arrivati da tutti i partiti più grandi. Dalla Lega a Forza Italia, passando per il Pd e il M5s. Tutti hanno chiesto nuovi interventi per calmierare le bollette energetiche. Queste voci pare siano già state raccolte dallo stesso Draghi, che ha annunciato nei giorni scorsi nuovi interventi in arrivo per limitare l’impatto della crescita delle materie prima. Dopo quelli di giugno e settembre. «Abbiamo chiesto alla Commissione europea di studiare soluzioni di medio periodo, ad esempio sul tema dello stoccaggio, per limitare le fluttuazioni di prezzo e i rischi per imprese e cittadini» ha ricordato il premier.

RISCHIO BLACKOUT

Perché c’è da registrare anche l’allarme di blackout paventato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Che ha lanciato una vera e propria bomba. Che, purtroppo, non è buttata a casaccio solo per dare forza alle richieste di intervento governativo sulle bollette. Ma rappresenta una ipotesi presa seriamente in considerazione nelle scorse settimane da più esperti . In pratica si deve riscontrare l’incapacità di Bruxelles di conciliare la corsa verso la transizione ecologica con la necessità di avere il combustibile indispensabile per passare l’inverno. «Se a livello europeo non si definisce un piano», ha detto Giancarlo Giorgetti, «in questo momento un blackout non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico».

PER LA LUCE AUMENTO DEL 460%

Ma se ci sarà davvero il rischio di blackout, prima di staccarcela, la luce, ce la faranno pagare molto cara. Il Gme, Gestore dei Mercati Energetici, ha spiegato ieri che il prezzo dell’elettricità è aumentato nell’ultima settimana dell’8,4%. Questa sola percentuale che non rende bene l’idea di ciò che è accaduto negli ultimi mesi: il pun (prezzo unico) di ieri era di 270 euro per Mwh. Confrontandolo con la , che era di 48 euro, si apprezza un incremento di circa il 460% in più. Un balzo spaventoso che si è, ovviamente, trasferito sui prezzi al consumo. Prezzi che, che secondo l’Istat, a novembre sono schizzati del 3,8% su base annua, cosa che non accadeva dal 2008.