Alluminio nell’acqua, livelli in aumento: divieti confermati in molti rioni

Nonostante l’Asp tenga a precisare che i rischi per la salute con l’alluminio nell’acqua siano limitati, i valori sono in crescita. Si provano nuovi reagenti

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I livelli di alluminio nell’acqua in uscita dal serbatoio di Monte Grifone non diminuiscono. Anzi, sono in aumento. Il tetto di 200 microgrammi per litro è stato superato da venerdì scorso, cioè dal giorno dell’ordinanza del sindaco. Secondo l’Amap il livello ha raggiunto 260 microgrammi, secomdo l’Asp 370. In entrambi i casi l’acqua non si può bere. L’Asp ha tenuto comunque a precisare che per la salute non ci sono alti rischi, anzi li ha classificati molto bassi. Ma permane il divieto di potabilità, e dunque non si deve utilizzare l’acqua corrente per uso alimentare. Anche per la preparazione del caffè o cuocere la pasta, e neppure per gli animali domestici. Inoltre deve esserne evitato l’utilizzo anche negli aspetti igienici personali, come lavarsi i denti. Le disposizioni continuano ad essere quelle di di utilizzare l’acqua che sgorga dai rubinetti, solo per lavarsi le mani o fare la doccia.

I QUARTIERI INTERESSATI

Quindi continuano i divieti nei quartieri di Bonagia, Belmonte Chiavelli (parte bassa), Calatafimi, Zisa, Roccella-Basile, Noce e Uditore. Quelli cioè che utilizzano l’acqua in uscita dal serbatoio di Monte Grifone. Al momento le operazioni portate avanti dall’Amap, che sta seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie, non stanno portando frutti. Anzi, anche se in quantità molto ridotte, ieri i livelli di alluminio erano pure in aumento. Il presidente dell’Amap Alessandro Di Martino, come riportato dal Giornale di Sicilia ha spiegato: «Non ci sono stati miglioramenti rispetto alle condizioni di lunedì. Adesso proveremo nuovi reagenti suggeriti dall’Istituto superiore di sanità, sperando di avere dati più confortanti nelle prossime 24 ore».

SCARSA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Ma c’è un ulteriore problema. Molti residenti dei quartieri coinvolti nel disagio non tengono conto dei divieti, e continuano a comportarsi come se nulla fosse. A quanto pare questo succede soprattutto nei quartieri Noce e Uditore. Ma questo potrebbe essere una conseguenza della scarsa comunicazione. Fino ad ieri, molti cittadini di questi rioni non sapevano neanche dell’esistenza del problema. Invece mostrano più consapevolezza a Bonagia, dove molti residenti si sono sono attrezzati già da tempo con depuratori. Oppure, in questi giorni, stanno utilizzando più del solito confezioni di acqua minerale. Il fatto è che nei quartieri dove si è presentato il problema che non c’è stata adeguata comunicazione. Dalle istituzioni ci sono stati pochi avvisi, e molti residenti sono venuti a conoscenza della situazione solo attraverso i social network.