Alluvione a Palermo nel 2020, nessun risarcimento: “Fu un evento eccezionale”

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L’alluvione che ha colpito Palermo nel luglio 2020, quando viale Regione Siciliana divenne un fiume, è stato ufficialmente dichiarato un evento eccezionale e non prevedibile, bloccando l’accesso a eventuali risarcimenti per i cittadini che hanno subito danni.

Il Comune di Palermo e la società partecipata Amap non hanno alcuna responsabilità su quanto successo. L’ha stabilito il giudice Cinzia Ferreri, della quinta sezione del tribunale di Palermo, che ha ribaltato la sentenza del giudice di pace che aveva accolto la richiesta risarcitoria di una donna.

Le motivazioni

Il servizio di Protezione civile ha classificato il fenomeno come evento “con tempo di ritorno di quasi 120 anni e ha evidenziato che l’evento meteorico particolarmente raro ha determinato l’esondazione del canale Luparello e del canale Celona. Anche se l’infrastruttura stradale fosse stata progettata in modo più attento dal punto di vista idraulico, non avrebbe potuto reggere all’impatto di un evento di tale portata. A ciò si aggiunga che è mancata la diramazione dell’allerta meteorologica della Protezione civile. Nella relazione. Il tecnico ha evidenziato che si è trattato di piogge eccezionali, statisticamente associabili a “tempi di ritorno” da 100 a 200 anni, con bassissima probabilità di accadimento.