Incontro per salvare dipendenti Almaviva. Il Sindaco: “Appello al senso di responsabilità”

A rischio 255 lavoratori Almaviva, che senza la commessa Sky rimarrebbero inoperosi. Una scelta da parte della tv satellitare che va a complicare una crisi all’interno dell’azienda che ormai da anni ricorre ad ammortizzatori sociali e che nel marzo scorso ha dato incentivi per depotenziare il personale.

Alla fine di un incontro in modalità telematica, avvenuto oggi tra tra il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’Assessore Giovanna Marano, i segretari Confederali di CGIL, CISL, UIL e UGL Palermo ed i Segretari di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL E UGL TLC, per discutere della vertenza avviata il 30 aprile, quando Sky ha annunciato che il 30 giugno lascerà il call center Almaviva, il primo cittadino ha lanciato un appello al senso di responsabilità sociale a tutti i livelli coinvolti:

Una vertenza che impone tempi veloci e soluzioni efficaci , affinché si coniughino sostenibilità sociale e progettualità verso il futuro -ha affermato Leoluca Orlando-. Bisogna garantire a questo territorio un percorso di accrescimento del valore del lavoro dei call center in cui la clausola sociale è condizione irrinunciabile,specie a Palermo, per confermare diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ed è al contempo condizione strategica per la molteplice presenza delle più grandi aziende nazionali del settore. Alla Ministra del Lavoro Catalfo chiediamo di convocare al più presto il Tavolo idoneo a questa emergenza”.

A rischio 255 lavoratori Almaviva, che senza la commessa Sky rimarrebbero inoperosi. Una scelta da parte della tv satellitare che va a complicare una crisi all’interno dell’azienda che ormai da anni ricorre ad ammortizzatori sociali e che nel marzo scorso ha dato incentivi per depotenziare il personale.

La parte sindacale, durante l’incontro, ha stigmatizzato anche la scelta del momento storico nel decidere un cambio di appalto con queste modalità che superano leggi e norme contrattuali. La città di Palermo lancia un grido di allarme su un settore che occupa sul territorio migliaia di lavoratori e che è abbandonato alle logiche di un Far West, situazione insostenibile nell’attuale contesto sociale e per di più nel bel mezzo di una emergenza sanitaria mondiale. Palermo è diventata negli anni – spiega il sindacato – un distretto di call center che oggi più che mai, anche in seguito allo sviluppo dello Smart working e delle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, necessita di investimenti e regole di settore che valorizzino e tutelino l’incredibile patrimonio umano e di lavoratori che si è costruito negli ultimi vent’anni. Le OO.SS. Confederali e di categoria richiedono un pieno coinvolgimento del Governo regionale e soprattutto di quello nazionale attraverso il ripristino urgente del tavolo permanente presso il Ministero del Lavoro con la partecipazione del MISE ed un confronto di merito con SKY chiamata in solido a modificare le posizioni annunciate per trovare soluzioni a tutela della piena continuità lavorativa sul territorio di Palermo.