“Alt Polizia, mi mostri WhatsApp!”, 3.300€ di multa se hai scritto questa frase: aumentati i posti di blocco in queste ore

Posto di blocco (foto Ansa) - Palermolive.it

Non mettetevi al volante se avete scritto questa frase su WhatsApp: rischiate una sanzione pecuniaria di 3.300 euro.

Talvolta si approccia ai social network e alle app di messaggistica istantanea con eccessiva leggerezza. Ci si lascia infatti andare a esternazioni e commenti in taluni casi “eccessivi”, senza pensare troppo alle conseguenze. Anzi, spesso si è convinti che non vi sia alcuna conseguenza, dimenticandosi di come tutto ciò che avviene online lasci tracce indelebili e comporti responsabilità.

Il monito universale è dunque quello di valutare sempre bene ciò che si sta scrivendo, prima di premere il pulsante “invio”. Proprio in virtù di tale considerazione, è d’uopo tenere a mente che su WhatsApp, applicazione estremamente diffusa in tutto il mondo, c’è una frase in particolare che rischia di mettervi nei guai.

Parole dalle quali è bene stare alla larga, se non si vuole incorrere nel rischio di ricevere una pesante sanzione pecuniaria (3.300 euro) per un messaggio che sarebbe stato meglio non inviare. Controllate immediatamente di non averne la benché minima traccia nel vostro dispositivo, altrimenti potreste passare un quarto d’ora decisamente poco felice.

Di seguito vi riportiamo con precisione il contenuto che dovete in tutti modi schivare, così da evitare di incappare in brutte sorprese: scopriamo insieme di cosa si tratta.

Attenzione a questo contenuto su WhatsApp: multe salatissime in arrivo

Esistono su WhatsApp alcuni gruppi tesi a effettuare segnalazioni in tempo reale dei posti di blocco istituiti dalle Forze dell’Ordine. Un gesto di solidarietà tra utenti della strada, che però potrebbe non essere così legale. Si potrebbe infatti trattare di “interruzione di pubblico servizio”, sebbene non siano mai state emesse condanne penali in tal senso.

Ricorriamo al condizionale perché non vi è certezza assoluta su questo aspetto. Per esempio, come riporta il portale laleggepertutti.it, il GIP di Genova ha constatato che questi gruppi WhatsApp non intralciano il servizio pubblico per due ragioni: la natura privata della chat (non accessibile a chiunque) e il numero limitato di automobilisti che ne fanno parte. C’è però un’altra ipotesi, che conduce a una sanzione amministrativa…

WhatsApp
WhatsApp (foto Pixabay) – Palermolive.it

Oltre 3mila euro di multa per colpa di WhatsApp: ecco cosa non fare

Si potrebbe infatti configurare la violazione dell’articolo 45, comma 9 bis, del Codice della strada, con annessa sanzione che va da 825 a 3.305 euro. Ancora laleggepertutti.it, tuttavia, precisa che tale norma va a punire esclusivamente quanti segnalino o utilizzino dispositivi che informano della presenza e localizzano le postazioni di controllo elettronico della velocità (velox, tutor, telelaser).

Ergo, la semplice adesione a un gruppo WhatsApp con finalità di segnalare posti di blocco o pattuglie delle Forze dell’Ordine non dovrebbe essere sanzionabile. Può però scattare la multa stradale, laddove la stessa chat serva per individuare la presenza di autovelox.