Altavilla, Fina e Carandente si proclamano ancora innocenti: “Eravamo lì solo per pregare”

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Hanno ribadito di esser stati nella villetta solo per pregare, escludendo ogni tipo di movente o interesse economico. Sabrina Fina e Massimo Carandente, i due palermitani accusati insieme a Giovanni Barreca della strage di Altavilla, continuano a proclamarsi innocenti.

I due, durante il colloquio in carcere con il loro legale, hanno ribadito di essere estranei agli atroci delitti, scaricando tutte le responsabilità al Barreca, arrestato insieme alla figlia di 16 anni. “I miei assistiti sono profondamente addolorati per le persone morte e dalla ricostruzione fatta da alcuni media destituite di ogni fondamento fattuale e giuridico – così l’avvocato Critelli – Tutte e due hanno respinto l’appellativo di “fratelli di Dio” e il movente economico destituito di ogni fondamento. Hanno ribadito di essersi recati ad Altavilla solo per pregare. Stiamo svolgendo complesse indagini investigative e difensive criminologiche che porteremo al processo. Nel corso del colloquio sono emersi spunti investigativi che approfondiremo a dovere”.