Altavilla, la Procura fa ricorso contro la scarcerazione di Barreca: “È pericoloso”
La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha presentato ricorso contro la decisione di scarcerare Giovanni Barreca, il muratore figura centrale nella “Strage di Altavilla”, insieme alla figlia 17enne e alla coppia formata da Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Nel ricorso, i magistrati ribadiscono la pericolosità sociale di Barreca, evidenziando i rischi legati alla sua liberazione per la sicurezza pubblica e il possibile ostacolo al corso delle indagini. La decisione del giudice delle indagini preliminari di scarcerare l’uomo era stata determinata dalla dichiarazione di incapacità di intendere e di volere, stabilita da una perizia disposta dal gip.
Il ricorso della Procura
Il giudice, secondo la Procura, si sarebbe limitato a comunicare le sue decisioni senza interpellare gli inquirenti. “L’ordinanza – osserva la Procura – è stata emessa ancor prima di comunicare alle parti l’avvenuto deposito della perizia e, dunque, sulla base delle sole risultanze dell’elaborato depositato dal collegio peritale nominato dal Gip. Non già, quindi basandosi sulla consulenza del prof. Stefano Ferracuti, nominato dal Pm, la cui relazione è stata depositata il 3 novembre scorso e che diverge, nettamente, dalle valutazioni e dalle conclusioni cui sono giunti i periti”.
“Elevatissimo grado di pericolosità”
L’esperto nominato dalla Procura, infatti, fanno sapere i magistrati, sarebbe giunto a conclusioni differenti e avrebbe definito Barreca “parzialmente incapace di intendere e di volere e con un elevatissimo grado di pericolosità“. La decisione ora spetta al Tribunale del Riesame, che nei prossimi giorni dovrà valutare la legittimità delle argomentazioni della Procura e stabilire se Barreca dovrà rimanere in carcere.