Altro orrore dopo Palermo, due cuginette 13enni violentate da un branco di minorenni
In carcere per ora è finito l’unico maggiorenne del gruppo accusato delle violenze. Le due cuginette hanno taciuto “per timore della reazione della banda”
Due cuginette, ragazzine di appena 13 anni, sono state violentate da un branco al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Le due adolescenti, all’inizio del mese scorso, sono state attirate in un capannone, dove i componenti di una banda composta da sei ragazzi, cinque dei quali coetanei o poco più delle vittime e un 19enne, hanno abusato di loro.
Il fatto, come riferisce, ‘Il Mattino‘, è avvenuto nei primi giorni di luglio, ma le indagini sono partite all’inizio di agosto, dopo che i familiari delle due presunte vittime hanno presentato denuncia ai carabinieri. In queste ultime settimane i militari hanno portato avanti le indagini nel più assoluto riserbo, ma è trapelato che si sta procedendo all’analisi di alcuni telefoni cellulari per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Inoltre si sa anche che le forze dell’ordine hanno individuato e fermato l’unico maggiorenne del gruppo.
Le due ragazzine di 13 anni violentate
La conferma della violenza, che ricorda quella di Palermo, è venuta anche dalle visite mediche effettuate all’ospedale Santobono e Cardarelli di Napoli. Le 13enni hanno ribadito il racconto fatto ai familiari. Erano le 19 di un giorno all’inizio di luglio quando, secondo quanto raccontano gli avvocati, le due ragazzine sarebbero state attirate in un capannone con l’inganno. Le due hanno accettano convinte di poter giocare con gli altri coetanei indisturbati. Finché non è avvenuto il presunto stupro, al quale, secondo le cuginette, avrebbero partecipato almeno in sei, e tra loro il 19enne che una delle due ha raccontato di conoscere. Non è escluso che possano essersi aggiunti altri.
Sarebbe stato il fratello maggiore di una delle presunte vittime a scoprire che cosa fosse successo grazie a un amico di famiglia che lo ha aiutato a confermare la vicenda.
Le cuginette minacciate per tacere
A quel punto i familiari delle 13enni hanno provato a sentire le ragazzine, che sono scoppiate in un lungo sfogo dopo giorni di silenzio. Secondo uno degli avvocati le due cuginette non avevano detto niente perché temevano per la loro incolumità: “Probabilmente non avrebbero mai rivelato niente. Temevano le reazione della banda, teppisti della zona. Per fortuna qualcuno ha rotto il patto di omertà che regna tra chi vive al parco Verde di Caivano e ha deciso di parlare. E speriamo che stavolta serva a qualcosa”. Nel frattempo per le due ragazze è stato deciso l’allontanamento dal Parco Verde e ora vivono in una casa famiglia.
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