“Avuto notizia del commissariamento per i servizi di depurazione di Amap – ha scritto l’assessora Maria Prestigiacomo in una nota inviata al sindaco, al segretario generale ed al capo di gabinetto – ritengo opportuno, per evitare qualsivoglia utilizzo strumentale collegato al mio attuale ruolo, rimettere alla S.V. la mia delega ai servizi funzionali con Amap”.
Maria Concetta Prestigiacomo, ex presidente Amap e attuale assessore del Comune di Palermo alle Opere pubbliche, precisa di aver preso tale decisione nonostante la misura sia stata “adottata nei confronti dell’azienda e non dei singoli soggetti, e pur ritenendo di non avere alcuna responsabilità in merito sulla base dell’assetto organizzativo e funzionale interno della Società.
Si è appena all’inizio di una indagine – sottolinea l’assessora – per la quale non mi risulta contestato alcun atto specifico ascrivibile alla mia carica di Presidente.”
Nelle indagini risulta coinvolti, oltre alla Prestigiacomo, anche Alessandro Di Martino, attuale amministratore unico di Amap, nonché i dipendenti Angelo Siragusa, Adriana Melazzo, e Dorotea Vitale. Contestato il reato ambientale per avere provocato l’inquinamento in un’area protetta e cioè quella del golfo di Castellammare.