AMAP, bandita gara europea per l’affidamento di 35 impianti di depurazione

Il vincitore della gara d’appalto avrà per due anni il compito di gestire gli impianti di quasi tutta la provincia di Palermo

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Bandita da AMAP la gara europea per l’affidamento di 35 impianti di depurazione di acque reflue in provincia di Palermo. L’impresa che si aggiudicherà l’appalto dovrà curare, per due anni, conduzione, sorveglianza, controllo e lavori di manutenzione degli impianti in quasi tutta la provincia di Palermo. I 35 impianti sono pensati, infatti, per la popolazione di 31 comuni, che raggiunge in estate circa 280 mila persone. Sono esclusi, invece, quelli del capoluogo e alcuni altri della provincia, che resteranno a gestione interna.

L’AMAP pubblicherà adesso l’avviso di gara anche nella Gazzetta dell’Unione Europea. L’azienda manterrà ovviamente il controllo e la gestione degli impianti, avvalendosi unicamente degli esterni per servizi tecnici.

Ribassi solo per parte di lavori e servizi

Anche se l’importo complessivo impegnato dall’azienda è di 50 milioni, ad essere soggetta ad un ribasso d’asta sarà solo la quota di 36 milioni relativa ad una parte dei lavori e servizi. Non saranno infatti ammessi ribassi per i costi del personale, della sicurezza sul lavoro e per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Questi sono classificati come industriali altamente inquinanti.

“Per Amap si tratta di uno dei più grossi investimenti inseriti nel piano industriale e dal bilancio pluriennale. Previsti complessivamente interventi per oltre 600 milioni, per i quali si ricorrerà ai fondi del PNRR, del CIPE e a risorse interne”. Così spiega Alessandro Di Martino, Amministratore Unico della società.

La gara sarà aggiudicata con il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Non sarà, quindi, solo il ribasso sulla base d’asta da 36 milioni a determinare la scelta del vincitore. Si valuteranno anche altri parametri, legati alla qualità delle soluzioni tecniche proposte, nonché la previsione di soluzioni di lungo termine anche per l’abbattimento dei consumi e dei costi di gestione.

I comuni interessati dagli impianti AMAP

Ad essere interessati sono gli impianti di depurazione dislocati in 31 comuni della provincia; impianti pensati per depurare gli scarichi fognari di una popolazione equivalente ad oltre 280 mila persone.

I comuni interessati sono infatti quelli di Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Baucina, Bompietro; Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Casteldaccia, Cefalà Diana, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Corleone, Giuliana, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito; Partinico, Piana degli Albanesi, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Sciara, Ventimiglia e Vicari.

Questi registrano una popolazione residente di circa duecentomila abitanti; tuttavia, gli impianti di depurazione sono tarati per reggere carichi più ampi, per esempio in occasione dei picchi di presenze estive nei comuni costieri e balneari.

Programmare e pianificare

“Questo investimento va oltre il mero affidamento dei servizi, perché servirà anche a programmare e pianificare con adeguate priorità tutti gli interventi futuri dell’azienda nel delicato settore della depurazione” Così spiega ancora Di Martino .

“Così come per il settore idrico-potabile, ci siamo dati infatti una prospettiva temporale di almeno venti anni per la costruzione di un sistema integrato in grado di rispondere in modo efficiente ed efficace ai cambiamenti in atto sul piano ambientale e climatico”.

Oltre che della manutenzione ordinaria e straordinaria, la ditta vincitrice sarà infatti responsabile della redazione di un piano di sorveglianza e controllo. Questo dovrà avvalersi di tecnologie digitali per garantire il monitoraggio costante della qualità di esercizio, per la prevenzione dei disservizi e per l’efficienza continua degli impianti. Nel corso del biennio, l’impresa aggiudicatrice dovrà anche produrre un “Piano degli interventi per la messa in sicurezza del ciclo di trattamento”. Si tratta di un documento fondamentale che servirà ad AMAP per la pianificazione futura di ogni ulteriore investimento ed intervento, individuando le priorità e gli interventi più urgenti.

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