Amap, fumata nera in Prefettura: giovedì manifestazione davanti al Comune

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Ancora incertezza sul futuro di Amap. Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro in Prefettura a Palermo di questa mattina tra i sindacati della Partecipata, il prefetto Maria Teresa Cucinotta e i rappresentanti dell’azienda e del Comune di Palermo. Ancora nessuna notizia sulla conversione del sequestro patrimoniale della Procura di Palermo, notizie dovrebbero arrivare nella giornata di giovedì fanno sapere i sindacati in una nota. Le organizzazioni sindacali esprimono grande preoccupazione per il protrarsi dei tempi “che mette a serio rischio l’operatività dell’azienda e che non risolve ancora il tema del pagamento degli stipendi, su cui registriamo lo stato di fibrillazione da parte dei dipendenti”.

La riunione in Prefettura è durata circa due ore, nel frattempo ad attendere l’esito dell’incontro davanti la sede di via Cavour c’erano diversi lavoratori che erano lì per un sit-in. Alla notizia del nulla di fatto, è salita la tensione tra i lavoratori molto preoccupati e amareggiati per la situazione che stanno vivendo. In ballo non ci sono solo gli stipendi di quasi 700 dipendenti, della Partecipata di via Volturno ma anche il serio rischio che servizi essenziali, come depuratori, potabilizzatori e i sistemi di distribuzione potrebbero venire meno all’intera città di Palermo.

Pronta manifestazione davanti Palazzo delle Aquile

La lotta dei lavoratori non si ferma e già per giovedì è prevista una protesta davanti al Comune. “In attesa del pronunciamento della magistratura – dichiarano i segretari di Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta, Femca Cisl Palermo Trapani Andrea Perrone, Uiltec Uil Sicilia Palermo Maurizio Terrani e il coordinatore provinciale di Federenergia Cisal Daniele Ciulla -. Stiamo valutando un pacchetto di iniziative da mettere in campo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e anche della cittadinanza dei 47 comuni interessati, a partire da domani, con un sit-in sotto Palazzo delle Aquile alle ore 12.

Appello alla politica palermitana: “Riteniamo – continuano i dirigenti sindacali – che la magistratura debba fare il suo corso ma anche che la politica tutta, a partire dal Comune di Palermo e dall’Ati, per arrivare ai governi regionale e nazionale, debba farsi carico di questa situazione drammatica, anche trovando risorse aggiuntive da mettere a disposizione della magistratura, per superare quella che a breve potrebbe diventare una vera e propria emergenza sociale

Considerata la gravità della situazione, ci aspettiamo di essere ricevuti dal sindaco Lagalla in persona. Ricordiamo – concludono i sindacalisti – che a breve l’Amap potrebbe non essere più in condizione di garantire l’erogazione del servizio idrico, di depurazione e fognario”.

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