Ha avuto inizio questa mattina, alle 8.00, il sit-in dei dipendenti Amap davanti alla Prefettura di Palermo. Sono circa 700 i lavoratori che rischiano di perdere lo stipendio in seguito al provvedimento di sequestro notificato alla società.
“È una vera emergenza, per le nostre famiglie e per l’intera città”, “Non è giusto che i lavoratori paghino gli sbagli dei dirigenti. Loro seduti sulle poltrone, noi a rimboccarci le maniche e adesso rischiamo di non portare il pane in tavola” e ancora “Si devono solo vergognare, siamo qui a chiedere al Prefetto e alle Istituzioni di non abbandonarci“, queste alcune delle voci dei dipendenti.
[ngg src=”galleries” ids=”182″ display=”basic_thumbnail”]
L’inchiesta coinvolge i vertici Amap, ex ed attuali, indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche aggravata dalla qualifica di “incaricati di pubblico servizio”. Secondo le indagini, il danno causato sarebbe superiore a 100mila euro ai danni dell’Unione Europea. L’inchiesta, in particolar modo, si è focalizzata sul prestito agevolato di circa 20 milioni di euro che la società pubblica aveva ottenuto dalla Bei per gli investimenti nel settore della produzione di acqua potabile e trattamento delle acque reflue. I vertici avrebbero consapevolmente omesso di comunicare, tra il 2017 e il 2020, “gravi e reiterate violazioni, anche di rilevanza penale, in materia ambientale”.