Fumata nera all’incontro tra i sindacati Amat e il Comune di Palermo. Il direttore generale, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha ribadito le difficoltà nell’accogliere le richieste dei lavoratori della Partecipata. Il nodo principale è legato alla chiusura del bilancio 2022 sul quale l’amministrazione ha delle difficoltà.
Per il contratto aziendale, il presidente Mistretta ha aperto la possibilità di sedersi a un tavolo solo dopo l’approvazione del bilancio aziendale 2022, ma per discutere solo dei buoni pasto. Per tutte le altre richieste dei lavoratori bisognerà attendere dopo il 31 marzo, termine ultimo per l’approvazione del Piano Industriale 2024-2026.
Questa mattina oltre lo sciopero, c’è stato anche un corteo del personale della Partecipata partito da piazza Croci e conclusosi a Palazzo Galletti a piazza Marina, sede istituzionale momentanea del sindaco Lagalla Noi facciamo turni anche di otto ore – afferma un’autista, Giovanni Riggio -.Non abbiamo nemmeno i buoni pasto, nè le indennità di guida. Ci dispiace per la città. Sta subendo un danno notevole non avendo questo servizio pubblico, ma siamo costretti a farci sentire, facendo capire le nostre esigenze. E’ un nostro diritto scioperare, è un nostro dovere lavorare.
Come già annunciato questa mattina durante il corteo dai sindacati, il personale dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo è pronto a un nuovo sciopero, questa volta di 24 ore.
Sono 174 le vetture rientrate in rimessa questa mattina, a cui si aggiungono i 14 mezzi del sistema tram. Uno stop globale durato per otto ore (dalle 9 alle 17) e che potrebbe non essere l’ultimo. Già nei prossimi giorni potrebbero essere convocate ulteriori mobilitazioni considerando l’esito negativo della riunione di oggi. “Non abbiamo ricevuto nessuna garanzia sulle nostre richieste – dicono i sindacati -, oltre al tema centrale del contratto di servizio, anche quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus, il riconoscimento ai lavoratori dell’adeguamento delle retribuzioni, divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita”. Presto ci sarà un nuovo confronto tra le parti: “Comune e Azienda si rivedranno il primo marzo – concludono i sindacati -. Intanto proclameremo presto una terza giornata di sciopero stavolta di 24 ore”.
Interviste a Carlo Cataldi, coordinatore regionale Cobas Trasporti e Giovanni Riggio, autista Amat.