Amat, verso la fine della vertenza dei lavoratori: fumata bianca tra azienda e sindacati

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Si va verso la fine della conclusione della vertenza dei lavoratori Amat che va ormai avanti da quasi un anno e mezzo. Nel pomeriggio di martedì, infatti, si è tenuto un incontro tra l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Palermo ed i sindacati. Nella sede della Partecipata in via Roccazzo erano presenti per l’azienda il presidente Giuseppe Mistretta e gli Ingegneri Domenico Caminiti e Marcello Marchese. Al termine dell’incontro si è firmato l’accordo sul contratto integrativo del personale. Su sette sigle sindacali, sei hanno siglato l’intesa mentre la Cgil si è presa 48 ore di tempo per decidere. La firma è arrivata da Cisl, Uil, Cisal, Cobas, Orsa, Ugl. Un accordo reso possibile dal via libera al Piano Industriale arrivato la scorsa settimana dalla Giunta Comunale.

Cosa cambia per i lavoratori Amat

Dal 1 aprile saranno diverse le novità, così come stabilito dal Piano Industriale: la prima riguarda gli ausiliari del traffico che passeranno dall’attuale contratto part-time a full-time. Cambia anche l’orario di lavoro, secondo turnazione: gli ausiliari del traffico lavoreranno dalle ore 8 alle ore 20 nelle zone A-B-C mentre dalle ore 8 alle ore 24 nella zona D, a Mondello.

A tutto il personale Amat sarà corrisposto un buono pasto dal valore di 6 euro per ogni giorno di lavoro con minimo di sei ore. Sono esclusi chi si assenza per motivi come la malattia, legge 104, permessi sindacali o aspettative. Inoltre, da martedì 1 aprile sarà corrisposta esclusivamente ad autisti di autobus e tram un’indennità domenicale di 15 euro, in aggiunta a quella già prevista dall’Accordo Nazionale del 21-05-1981. Da giorno 1 gennaio 2026 l’indennità domenicale sarà di 20 euro.

Cambia l’orario di lavoro del personale amministrativo Amat, fatta eccezione per chi presta servizio agli sportelli. Viene eliminato il rientro pomeridiano con una prestazione giornaliera di almeno sette ore e trenta minuti e ingresso flessibile tra le 7 e le 9 del mattino. L’azienda, infine, si fa carico di trovare un’assicurazione a tutela del personale in servizio a rischio di non autosufficienza.

Amat e le sigle sindacali si impegnano a rincontrarsi entro il primo trimestre del 2026 per monitorare gli effetti dell’accordo sull’azienda e valutare possibili integrazioni. Tutto dipenderà, però, dai risultati di esercizio che raggiungere l’azienda di via Roccazzo nel 2025. A prescindere, dai possibili ulteriori incentivi saranno esclusi tutti i lavoratori che da giorno 1 aprile al 31 dicembre 2025 avrà superato cinque giorni di assenza tra domeniche e festivi per malattia, legge 104 e congedi pagati.