Amat, l’attacco dei lavoratori: “Pochi bus in città? Nessun scaricabarile sugli autisti in malattia”
Scontro in Amat tra lavoratori e azienda. I sindacati hanno pubblicato un comunicato dove respingono le colpe sui pochi bus presenti in città. Un fatto non attribuibile agli autisti assenti per malattia o per congedo parentale. Su 150 mezzi in servizio previsti, il giorno dopo Ferragosto ce n’erano 90 causando disagi all’utenza, soprattutto ai turisti presenti in città.
“L’azienda – scrivono i sindacati -, anziché denunciare la propria inconsistenza sul rappresentare al socio le reali impotenze di fornire un servizio degno di nota, anziché trasmettere al socio unico il comune di Palermo, che il budget sul quale contare obbliga una programmazione di servizio ridotto all’osso, preferisce fornire alla stampa ed alla utenza Palermitana dati che pur se veri non riconducono certamente alle cause dei pochi bus in circolazione per la città. A partire dal silenzio sul perché non sia stato espletato in tempo utile il concorso per gli operatori dell’officina sguarnendo contestualmente il reparto indispensabile per la manutenzione e la riparazione dei mezzi guasti“.
In particolare, i sindacati fanno riferimento a un articolo pubblicato da un giornale locale dove venivano denunciate le assenze degli autisti il giorno dopo Ferragosto per malattia o congedi parentali. “L’azienda, invece di colpevolizzare 16 unità in malattia per appena il 2.5% del personale, cosa per altro anche normale e di cui alcuni affetti da covid, avrebbe dovuto denunciare di avere personale sempre ridotto ai minimi termini senza contemplarne nell’organigramma gli istituti quali malattia, legge 104, legge 53/2000, permessi parentali e tutto quello che il parlamento Italiano ha legiferato per tutti i lavoratori del nostro Paese e non certamente solo per le maestranze dell’Amat”.
I sindacati si dicono “dolenti” di dover assistere alla squallida e misera pantomima intrapresa dall’azienda Amat e da chi la sta rappresentando politicamente nel tentare di voler indirizzare sul falso problema i disservizi alla città pur di non porre l’attenzione sulle responsabilità di scelte politiche che fin ora hanno fatto sull’azienda, improntate ai tagli senza porre le dovute attenzioni alle conseguenze che inevitabilmente si stanno manifestando sul servizio e “che abbiamo sempre denunciato inascoltati”.
Da Amat fanno sapere che saranno fatte delle indagini interne su queste assenze, ma nel frattempo si avvicina lo sciopero dei lavoratori della Partecipata in programma il prossimo 7 settembre. In quei giorni si terrà “l’Acchianata”, evento religioso che porta in pellegrinaggio al Santuario di Monte Pellegrino tanti palermitani e non. Il motivo dell’astensione dei lavoratori è legato al mancato rinnovo degli accordi di secondo livello, ovvero all’adeguamento degli straordinari, al godimento delle ferie e alla creazione di buoni pasto.
Il via libera della Regione Siciliana sui 12 milioni dei fondi Covid che pesavano sul bilancio 2022 di Amat è stata solo una “boccata d’ossigeno” per la Partecipata il cui futuro è ancora tutto da scrivere.