Amat, il 2025 inizierà con un nuovo sciopero: “Basta misere retribuzioni”

sciopero

I lavoratori dell’Amat torneranno a scioperare a Palermo il prossimo 24 gennaio 2025. I sindacati chiedono l’avallo del nuovo contratto di servizio e non avendo avuto fino adesso una risposta concreta da parte dell’amministrazione sono pronti alla quinta azione di protesta. Nella giornata di venerdì 12 dicembre i sindacati hanno incontrati a Palazzo Comitini i consiglieri del Comune di Palermo capigruppo delle forze politiche, il Presidente del Consiglio Comunale ai quali è stata rappresentata la situazione della vertenza e dei disagi procurati all’utenza palermitana per le concause del blocco sull’avallo del contratto aziendale dei lavoratori. Presenti alla convocazione anche il presidente dell’Amat Giuseppe Mistretta e la Direzione Generale ed i responsabili delle aree tecniche del Comune, gli assessori, i componenti della prima e terza commissione, tutti presenti e tutti insieme maggioranza ed opposizione.

I lavoratori dell’azienda hanno chiesto alle forze politiche della città di “adoperarsi per scongiurare il prossimo blocco dei servizi evitando ulteriori disagi ad una città già in ginocchio per la malridotta viabilità cittadina, hanno chiesto che si ponga fine alle misere retribuzioni dei lavoratori avendo di fatto già sottoscritto a giugno di quest’anno un accordo molto parco ma che nonostante tutto non è stato ancora avallato dal controllo analogo. Un atto dovuto dall’Amat e non corrisposto da un decennio ed ancora oggi sottoposto alla tagliola di due strumenti (piano industriale e contratto di servizio) che continuano a girare nell’etere nonostante già a giugno 2023 la Giunta Comunale ne avesse deliberato e indicato la chiusura per marzo di quest’anno.

Un Piano Industriale (di cui qui vi abbiamo svelato una bozza) ancora sconosciuto ai sindacati e al Consiglio Comunale “dietro il quale – si legge in una nota – viene riparato il diniego ad autorizzare l’accordo già sottoscritto in azienda a giugno 2024. Un accordo molto stringato per le sofferenze economico-finanziarie dell’azienda ma che è stato sottoscritto scommettendo sulla produttività, sull’operatività dei lavoratori e senza costi aggiuntivi per il Comune di Palermo, eppure, l’amministrazione comunale continua a negare l’autorizzazione“.

I lavoratori continueranno a protestare senza risposte concrete dall’amministrazione comunale “per tutelare il proprio diritto ad una retribuzione piu adeguata”. L’ultimo sciopero di Amat risale al 19 novembre con i lavoratori che hanno anche fatto un sit-in davanti alla Prefettura.