I sindacati di Amat hanno annunciato un nuovo sciopero, il quarto da inizio anno dopo quello di 4 ore dell’8 gennaio, di 8 ore svoltosi il 21 febbraio 2024 e l’ultimo dell’08 aprile 2024 durante il quale il personale ha contestualmente partecipato ad un sit-in davanti Palazzo Comitini, attuale sede del Consiglio Comunale come segno di protesta e sensibilizzazione.
Come riferiscono i sindacati: “A data odierna non è stata ricevuta alcuna convocazione dagli organi preposti, ne alcuna apertura volta al confronto per la vertenza in corso“.
Le richieste dei lavoratori sono le seguenti: passaggio a Full-Time di tutti i lavoratori Amat ancora a Part-Time; istituzione di un ticket giornaliero di €.7,00 “buono pasto” per tutti i lavoratori; revisione indennità di funzioni dei dipendenti di Area 1 e 2 della declaratoria del CCNL; istituzione “super-bonus” giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono effettivamente proprie mansioni; istituzione “super-bonus” giornaliero operatori di officina effettivamente occupati per la manutenzione e il recupero dei bus; riattivazione e rimodulazione del premio “evitati sinistri”.
Nella quarta azione di sciopero sarà coinvolto ancora tutto il personale della Partecipata che gestisce il trasporto pubblico di Palermo. I lavoratori di Movimento saranno fermi dalle ore 8,30 alle ore 17,30, con rientro bus e tram nelle rimesse. Il restante Personale invece intera giornata lavorativa.
In una nota diffusa ieri, giovedì 11 aprile i sindacati avevano attaccato l’amministrazione comunale: “Ancora una volta gli amministratori, i vertici comunali e aziendali, hanno preferito snobbare la protesta non convocando le rappresentanze sindacali presenti al sit-in dei lavoratori presso la sede temporanea del consiglio comunale a Palazzo Comitini”.
La scelta dei lavoratori Amat di fare questa quarta azione di sciopero sabato 1 giugno, prefestivo e con l’estate alle porte non è casuale. Infatti con bus fermi i disagi per cittadini e turisti che vorranno raggiungere le zone di mare non saranno pochi.
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