Amat, sit-in senza risposta dal Comune: chieste dimissioni CdA
Nulla di fatto, ancora una volta, per i lavoratori Amat che questa mattina hanno tenuto un sit-in davanti a Palazzo Comitini, sede provvisoria del Comune di Palermo. Uno sciopero di 24 ore, il terzo da inizio anno e anche questa volta l’adesione ha sfiorato il 100%.
I lavori chiedono il rinnovo del contratto aziendale e notizie riguardo ai cosiddetti accordi di secondo livello, ovvero a quei diritti che fanno riferimento a buoni pasto, ferie ed altro genere di benefit. Ma a preoccupare i lavoratori sono soprattutto i conti dell’azienda che al bilancio 2022 ha chiuso con una perdita di 21 milioni di euro. Una perdita strutturale da 6 milioni di euro (si fa riferimento principalmente al tram), più 3 milioni di euro per il mancato pagamento dell’IVA sui pass Ztl dal 2016 ai giorni nostri, nonchè 12 milioni di euro attesi dalla Regione per i rimborsi del periodo covid.
Incontro al Comune venerdì
I sindacati Amat saranno ricevuti dalla la conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale nella giornata di venerdì, come annunciato dai consiglieri comunali del Partito Democratico di Palermo Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo, Teresa Piccione.
Chieste dimissioni del CdA Amat
Dura presa di posizione da parte di Concetta Amella, consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle a Palermo, la quale chiede le dimissioni dei vertici della Partecipata.
“È oltremodo preoccupante la mancata redazione di un piano industriale definitivo, per il quale sono stati già spesi 65.000 euro e che il CDA di Amat avrebbe dovuto approvare entro il 30 settembre 2023. È importante sottolineare che senza un piano industriale definitivo, che è un documento programmatico, non è possibile definire i servizi da includere nel nuovo Contratto di Servizio dell’azienda. Giova ricordare ai colleghi di maggioranza e alla Giunta che l’approvazione del nuovo contratto di servizio di Amat è soprattutto una misura/azione cruciale per la tenuta del piano di riequilibrio del Comune. A rischio non è solo la continuità aziendale di Amat, ma la stessa tenuta dei conti del Comune. Di fronte a tanta manifesta incapacità ed incompetenza del Consiglio di Amministrazione di Amat, se ne chiedono pertanto le immediate dimissioni”.