Una timida speranza ai lavoratori Amat dopo l’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo Palagonia tra il presidente dell’azienda Mistretta, il sindaco di Palermo Lagalla, unitamente agli Assessori Alaimo e Carta, al D.G del Comune Ceglia, i dirigenti Amat Caminiti e Piazza e i sindacati. Quest’ultime “hanno ancora una volta rappresentato le istanze dei lavoratori specificatamente dell’esigenza indifferibile del rinnovo del contratto aziendale pur avendo riascoltato le difficoltà dell’azienda nel trovare le risorse necessarie”.
Lagalla nel suo intervento ha ribadito che insieme all’amministrazione comunale sta ancora lavorando alla messa in ordine dei conti. Al tempo stesso il primo cittadino, dopo aver ascoltato le preoccupazioni e le aspettative dei lavoratori, ha dato mandato all’azienda di trovare le soluzioni per venire incontro alle esigenze del personale dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Palermo.
Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo incontro nella sede di Amat in via Roccazzo “ove – specificano in una nota i sindacati – l’auspicio sarà quello di addivenire ad una soluzione soddisfacente“.
Intanto per invito e d’obbligo della Commissione di garanzia con una missiva firmata dalla presidente Paola Bellocchi nella giornata di martedì lo sciopero del 1° Giugno è stato revocato per “mancata ripetizione delle procedure di raffreddamento e di conciliazione”. I sindacati hanno specificato che la vertenza “resterà aperta fino a quando non sarà sottoscritto un accordo” e sono pronti a riformularla nel caso in cui ai prossimi incontri con la Partecipata non si riescano a trovare soluzioni. In quel caso, lo sciopero sarebbe rimandato solamente di qualche giorno rispetto all’1 giugno.
Ad Amat attendono ancora notizie dalla Regione Siciliana sui 12 milioni di euro relativi all’emergenza Covid. Nella giornata di lunedì, poco prima della conferenza stampa sul raddoppio del ponte Corleone, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò ha annunciato che la Giunta Regionale è infatti vicina a varare la norma d’interpretazione autentica da far votare all’Ars e necessaria a riconoscere i dodici milioni di euro attesi dall’azienda del Comune di Palermo. “Gli uffici hanno redatto l’atto insieme al Capo di Gabinetto – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia -. Nei prossimi giorni presenteremo l’atto in Giunta Regionale. Dopo l’approvazione, lo stesso sarà trasmesso e successivamente votato all’Ars”. In merito alle tempistiche per chiudere la questione con Amat, Aricò traccia una linea temporale ben precisa. “Penso che da qui a maggio verrà chiuso l’iter“. Denaro che darebbe una grossa boccata di ossigeno alle casse di via Roccazzo che ha chiuso il bilancio 2022 con un passivo di 21 milioni di euro.
Già nella giornata di mercoledì ci sarebbe stato un incontro tra Amat e amministrazione comunale. Due gli argomenti: la restituzione del servizio di emissione pass della Ztl al Comune di Palermo “in cambio” si starebbe valutando un’estensione delle zone blu nella borgata marinara di Mondello per il periodo estivo. Fatto che consentirebbe di potenziare il servizio dei bus navetta attivi nell’area della VII Circoscrizione.
Da metà marzo 37 ex lavoratori interinali hanno abbandonato le officine e adesso ad Amat mancano i meccanici. Da fonti sindacali filtra la voce che ci sarebbero una ventina di mezzi rimasti fermi all’interno dei box di via Roccazzo. Una soluzione che l’azienda starebbe valutando è quella di richiamare in servizio i lavoratori che non hanno ancora raggiunto i 22 mesi di contratto a tempo determinato. Poi successivamente sarà fissato un concorso.