Buone notizie arrivano per i dipendenti di Amat, l’azienda del trasporto pubblico di Palermo. La prossima settimana (martedì 12 giugno, ndr), infatti la partecipata pagherà lo stipendio di giugno dopo venti giorni di ritardo a causa di “ingiustificati e inaspettati problemi burocratici comunali“.
I sindacati, però, non sono tranquilli e lanciano l’allarme: “Purtroppo non è la prima volta che succede – dicono -. Anche le retribuzioni di luglio sono fortemente a rischio – dichiarano i Segretari sindacali Franco Mineo (Cgil), Franco Trupia (Uil), Fabio Danesvalle (Cisal), Corrado Di Maria (Ugl), Carlo Cataldi (Cobas) e Giuseppe Taormina (ORSA) -, considerato l’iter burocratico del Comune di Palermo, che fino a ora non è riuscito a sintonizzarsi in maniera ottimale con la direzione eonomico-finanziaria dell’Amat, tanto da trovare continui orpelli per ritardare fortemente i pagamenti delle fatture emesse dall’azienda a carico del socio unico”.
“E’ naturale – proseguono i Sindacati – che i lavoratori siano indotti a pensar male in merito alla volontarietà dei ritardi del socio unico, visti gli ostruzionismi ripetuti (quinquennali) dei burocrati del Comune che stanno azzoppando il presente e il futuro dell’azienda. La precedente Amministrazione ha lasciato una pesante eredità che, oltre a riportare i problemi strutturali, è pur sempre accompagnata dalla stessa burocrazia che non li risolve e, semmai ce ne fossero stati, anche gli errori che impedivano e continuano ad impedire il regolare pagamento degli stipendi dei lavoratori dell’Amat”.
“Non è corretto, né umano, né dignitoso lasciare i lavoratori senza retribuzioni, coinvolgendoli nelle beghe o negli errori degli Amministratori dell’Amat o del Comune. Questa in sintesi è stata la dichiarazione del Sindaco Lagalla (almeno così riportata). È proprio al Primo cittadino che intendiamo rivolgere l’appello affinché intervenga urgentemente per assicurare quanto prima la corresponsione delle risorse necessarie e contrattualmente previste per Amat, fondamentali per la prosecuzione del servizio“.
I sindacati “rammentano al contempo le difficoltà vissute dai cittadini per la scarsità del servizio ricevuto, a causa della mancanza di autisti, i quali, secondo recente graduatoria concorsuale, sono già disponibili ed idonei. Ci sembra oltretutto ragionevole informare il Sig. Sindaco che l’Amat sta attualmente perdendo produzione chilometrica per la mancanza proprio del personale di guida e tale condizione comporterà una perdita secca, sul bilancio 2022, di sei milioni di euro che sommati ad altri quattro milioni, persi per effetto degli ulteriori tagli decisi dalla ragioneria del Comune, comporteranno un disavanzo difficilmente colmabile”.
Pronta la protesta dei dipendenti in caso di nuovi ritardi: “Sin da ora, i lavoratori annunciano un sit-in di protesta qualora, in tempo utile, non dovessero pervenire le risorse necessarie a soddisfare il diritto a ricevere le retribuzioni nei tempi regolari al pari di tutti i dipendenti dell’Amministrazione comunale, compresi i burocrati stessi
In queste condizioni – concludono i Sindacati -, non è ragionevole per l’Amat ipotizzare ulteriori impegni di spesa (come voleva intraprendere il CdA assumendo guardie giurate) né è consentibile, per la direzione risorse umane dell’Azienda, violare l’attuale regolamento degli avanzamenti di carriera sul quale deve vigere l’assoluto rispetto contrattuale“.
“Ritengo che nei giorni successivi al varo della nuova Giunta Comunale, il Sindaco convocherà la Cabina di Regia per analizzare il piano di risanamento approvato dalla giunta precedente e autorizzare il nuovo piano del fabbisogno in correlazioni ai pensionamenti e al servizio da rendere“. Queste le parole del presidente di Amat Michele Cimino rilasciate a Palermo Live.
Nonostante l’assunzione a inizio estate di poco più di 100 autisti, vincitori di concorso, il servizio di trasporto pubblico di Palermo soffre ancora. La media di attesa alla fermata per un cittadino è di un’ora e i disagi sono tanti.